Spagna, bocciata la finanziaria: verso elezioni anticipate
L’annuncio ufficiale potrebbe arrivare già in serata: si va verso le elezioni anticipate di un anno rispetto alla scadenza naturale. E’ crisi politica in Spagna dopo che il Parlamento ha bocciato la finanziaria 2019 del governo Sanchez. Sono stati 191 i voti contrari alla legge di bilancio. A votare contro sono stati i deputati dell’opposizione conservatrice e dei partiti regionali catalani. 158 i favorevoli su un totale di 350 parlamentari.
E’ dunque sempre più instabile il governo di Pedro Sanchez, uno dei pochi baluardi rimasti alla sinistra europea, provato dalle pressioni incrociate degli indipendentisti catalani e di una destra che serra i ranghi. A Madrid sono giornate cruciali: dopo la manifestazione delle destre unite di domenica scorsa, si è aperto ieri il processo ai 12 leader indipendentisti arrestati dopo il referendum di ottobre 2017, accompagnato da nuove proteste.
Ed è proprio in questo contesto che oggi il Congresso ha votato, bocciandola, la finanziaria 2019 Soltanto ieri il ministro delle Finanze, Maria Jesus Montero, aveva lanciato un accorato appello ai gruppi parlamentari a non ostacolare il provvedimento, avvertendo però che il governo non intendeva “cedere ad alcun ricatto”. Soltanto 8 mesi dopo l’insediamento dell’esecutivo a guida socialista, si apre dunque lo scenario delle elezioni anticipate che, secondo indiscrezioni, potrebbero tenersi il 14 o il 18 aprile.