M5S e Lega divisi anche sulle Autonomie, Salvini appoggia le Regioni ma arriva lo stop
Si moltiplicano le frizioni tra le due forze di governo. Alle discordie sulla Tav, si aggiungono quelle relative alle richieste che arrivano dalle regioni. Il vicepremier leghista Matteo Salvini è pronto ad appoggiare l’autonomia invocata da Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna, ma frena sul no alla Tav: “L’analisi costi benefici non mi convince”. Di tutto altro avviso i Cinque Stelle, contrari all’autonomia perché crea “cittadini di serie A e di serie B” ma pronti a bloccare l’alta velocità, con il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Toninelli che difende i risultati dello studio nonostante le contro-deduzioni del commissario che non lo ha firmato.
Il Consiglio dei ministri ha avviato il percorso delle intese con Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna che dovrebbe portare ad attribuire a queste regioni una serie di competenze che incidono sulla vita dei cittadini: dalla scuola, alla sanità, alle casse di risparmio. Una novità che entusiasma la maggior parte degli abitanti delle tre Regioni, ma spaventa i residenti del Sud che temono il venir meno di risorse che assicurano i servizi di base. Lombardia e Veneto hanno dalla loro anche il sì votato al referendum di ottobre 2017.
Ma la partenza per la bozza d’intesa sull’autonomia delle tre regioni si presenta tutta in salita. Mentre l’impianto generale e la parte finanziaria delle intese “sono chiuse con il via libera del Mef”, come ha affermato la ministra degli Affari regionali e della Autonomie Erika Stefani, in consiglio dei ministri salta l’approvazione delle nuove norme. Il M5S, che esprime forti dubbi, ha presentato un dossier sul provvedimento. Mentre Matteo Salvini ha annunciato per settimana prossima un vertice con il premier Giuseppe Conte e Luigi Di Maio.
“Stiamo studiando come coinvolgere il Parlamento” sull’Autonomia, ha spiegato Salvini rispondendo a chi gli chiedeva delle perplessità sollevate dal dossier dei 5 Stelle sul provvedimento, “non ci saranno cittadini di serie A e di serie B. Chi dice queste cose non ha letto il documento”.