La colf ruba quasi duemila euro a un 90enne, lo spintona e va a giocarseli in sala slot
La collaboratrice domestica di un anziano di Sovizzo, di 90 anni, lo avrebbe aggredito dopo avergli sottratto 1.900 euro nascosti in una cassetta di sicurezza, per poi dileguarsi. Fino a quando è stata rintracciata dai carabinieri in una sala slot di Montecchio Maggiore. Vicenda assurda quella che ha tra i protagonisti una cittadina moldava di 37 anni (T.E. le sue iniziali), irregolare in Italia e alla quale l’anziano, seppur autosufficiente e in grado di provvedere ai suoi bisogni, aveva offerto un lavoretto come colf per le faccende domestiche. Mercoledì scorso, però, il pensionato ha scorto la donna mentre armeggiava con i suoi risparmi: spintonato con violenza, il novantenne è caduto riportando delle contusioni. Sei i giorni di prognosi riscontrati al pronto soccorso di Arzignano.
La collaboratrice gli era stata presentata da alcuni conoscenti e a quanto sembrava godeva di buone referenze. In realtà si trattava di una pregiudicata, non nuova a episodi analoghi. Almeno fino alle 11 del mattino dell’altro ieri, quando l’anziano si è accorto della scomparsa di una cassetta di sicurezza da un armadio, ritrovata proprio tra le mani della straniera, almeno secondo il resoconto prestato ai carabinieri del capoluogo. La donna pretendeva di “prelevare” in autonomia il compenso a suo avviso dovuto per le prestazioni offerte, ricevendo un diniego e il “foglio di via” immediato dall’abitazione. La moldava, in effetti, da lì a pochi attimi è sparita dalla circolazione, fuggendo però con i risparmi dell’uomo, dopo la colluttazione.
Chiamati i soccorsi, per il pensionato non è rimasto che ricevere le cure per le ferite superficiali riportate, mentre i militari dell’Arma si sono messi subito sulle tracce della presunta ladra. Sono bastate tre ore per rintracciarla, all’interno di una sala slot del capoluogo berico, fortunatamente prima che sperperasse il bottino: con sè aveva ancora 1.750 euro. Una volta bloccata e accompagnata presso la tenenza di Montecchio Maggiore, la donna – pregiudicata e irregolare oltre che senza dimora – è stata denunciata per rapina aggravata e, nonostante tutto, rimessa in libertà come previsto paradossalmente dall’attuale ordinamento legislativo italiano, non essendo stata arrestata in flagranza di reato. Nonostante l’aver malmenato e derubato un 90enne, sussiste la presunzione d’innocenza fino al giudizio del tribunale.