Esplorare il Vicentino – Cima 12 ad Asiago
Cima Dodici (o Ferrozzo), con i suoi 2336m, è la cima più alta dell’Altopiano di Asiago, nonché della provincia di Vicenza. “Cima Dodici” è il nome trentino del monte: in certi periodi dell’anno da Borgo Valsugana, a mezzogiorno, il sole viene eclissato dalla vetta del monte che proietta un cono d’ombra sul paese.
“Ferozzo” deriva invece dalla lingua cimbra e significa “giogo di Frea”, un’antica divinità a cui era dedicata la montagna.
La vetta si trova sulla cresta montuosa più a nord dell’Altopiano, la quale precipita sulla sottostante Valsugana già in territorio trentino. I versanti del vicentino sono invece più dolci e profondamente segnati da formazioni carsiche di superficie quali doline, pozzi e inghiottitoi. I luoghi situati alle quote più elevate hanno aspetto brullo e pietroso, interrotti ogni tanto da gruppi di pini mughi. Anche qui si verificarono scontri cruenti durante la Grande Guerra: il tristemente famoso Monte Ortigara non dista molto da Cima Dodici.
Per raggiungere la vetta più alta dell’Altopiano esistono varie possibilità di salita; la più comune è attraversare la lunga Val Galmarara. Dalla strada della Val d’Assa che porta al Vezzena, qualche chilometro dopo Camporovere, si stacca sulla destra una strada sterrata (cartello che indica Val Galmarara). La strada è alquanto accidentata per cui chi volesse evitare di percorrerla in auto trova un piccolo spiazzo appena dopo la curva sulla strada asfaltata o in alternativa può salire circa un chilometro sulla strada sterrata fino al Bivio di Basa Senocio e posteggiarla qui. Se si parte a camminare da qui l’itinerario si aggira attorno ai 30 chilometri, ma non comporta alcuna difficoltà.
Per chi invece volesse risparmiarsi il cammino sulla strada della Val Galmarara può salire in macchina fino all’omonima malga dove si trova un parcheggio nei suoi pressi. Da Malga Galmarara si segue ancora per poco la vecchia strada militare per poi prendere il sentiero che porta a Bivio Italia, passando tra il Corno di Campo Verde e il Corno di Campo Bianco. A Bivio Italia si trova uno spartano bivacco in muratura con il pavimento in terra battuta e già da qui si può scorgere Cima Dodici che si erge in lontananza. Si segue in direzione del monte un’altra strada militare in leggero sali e scendi che attraversa un terreno butterato. Guardandosi intorno è possibile scorgere almeno una voragine con della neve sul suo fondo. Il sentiero più ripido si trova nel tratto finale ma in circa 20 minuti si è già alla croce di vetta. Poco tempo fa esisteva una croce in legno rivolta verso l’Altopiano ma ora è spezzata, mentre verso la Valsugana si trova una croce in ferro ben più imponente da cui si gode un ottimo panorama sulla vicina catena del Lagorai.
È poi ovviamente un punto privilegiato per osservare gran parte del vasto Altopiano di Asiago. La vista più affascinante di Cima Dodici o Ferozzo si ha dal sentiero che proviene da Porta Kempel, aggirando la base del Monte Gomion (o Trentin): attraversando campi solcati e saltando profonde fessurazioni nella roccia calcarea appare la maestosa piramide di Cima Dodici che da questo punto si raggiunge in mezz’ora.
Per Cima Dodici transita anche l’Alta Via n. 11 degli Altipiani e nella sottostante conca erbosa è presente l’accogliente Bivacco Buse delle Dodese dove è possibile passare la notte.
Altri itinerari con cui si possono raggiungere Cima Dodici sono dalla Val Formica con il Rifugio Larici, salendo sul Portule e poi da Porta Kempel fino alla meta, oppure dal Piazzale Lozze all’Ortigara passando per Cima Dieci e Undici.
Per i più intraprendenti sono presenti sentieri che salgono dal versante nord rivolto verso la Valsugana e che affrontano i 1600 metri di dislivello per salire alla vetta di Cima Dodici.
Iniziano tutti dalla bella Val di Sella sopra Borgo Valsugana, il primo sale per la baita Lanzola fino a Porta Kempel, mentre altri due salgono per la Val delle Dodici e la Val delle Trappole per raggiungere il Bivacco Buse delle Dodese.