Parco Fornaci, in nove scappano alla vista di agenti e del cane antidroga Buddy
Il cane Buddy non morde ma fa paura. Quasi e forse più delle pattuglie di agenti impegnate nel servizio antidegrado nelle “piazze di spaccio” più ferventi del capoluogo. Nel pomeriggio di ieri il personale in borghese e in divisa della polizia locale ha ispezionato l’area verde di Parco Fornaci, in viale Crispi, individuando un manipolo di nove individui assiepatisi, con fare sospetto, intorno ai servizi igienici. Alla vista delle “divise” e del golden retriever, il gruppetto si è frantumato con alcuni dei componenti a tentare di darsela a gambe levate. Sono stati bloccati due coetanei africani, un gambiano e un nigeriano entrambi 22enni, e rinvenute svariate dosi preconfezionate di marijuana nei vestiti e nascoste nei cespugli. Il sindaco berico Francesco Rucco commenta: “tolleranza zero“.
Gli agenti presenti nel blitz hanno fermato e identificato B. L., nato in Gambia, senza fissa dimora in Italia, sorpreso a lanciare in un cespuglio un involucro di droga. Il giovane, sprovvisto di documenti e già noto agli agenti per precedenti di spaccio di sostanza stupefacente, è stato accompagnato al comando per l’identificazione. In compagnia di O. K., il quale aveva cercato di evitare il controllo e si era dimostrato estremamente nervoso. I due, a fronte della perquisizione e erano in possesso di altra marijuana per complessivi 52 grammi e 95 euro ritenuti proventi dell’attività di spaccio.
Grazie al fiuto allenato di Buddy, di proprietà del vice ispettore Achille Costa messo a disposizione di Vicenza dal consorzio di polizia locale dell’Unione dei Comuni di Caldogno, Costabissara e Isola Vicentina grazie a una convenzione, all’interno del parco sono emersi altri 28,67 grammi di marijuana e 9,76 grammi di hashish.
“Che sia Campo Marzo o altre zone della città – commenta il sindaco Francesco Rucco – sappiano gli spacciatori che a Vicenza non sono graditi e che gli interventi della polizia locale saranno sempre più frequenti e più incisivi, anche con l’ausilio del cane antidroga Buddy e naturalmente in sinergia con le forze dell’ordine che pattugliano il territorio. Per troppo tempo il problema è stato sottovalutato. Ora è il momento della tolleranza zero. E non importa se il risultato non è immediato, perché non possono pochi mesi di attività risolvere l’inerzia di anni. Noi siamo pazienti e soprattutto abbiamo un obiettivo chiaro: liberare la città dal degrado”.