Pd, le primarie incoronano Nicola Zingaretti nuovo segretario. Affluenza record
Pronostico della vigilia rispettato: è Nicola Zingaretti il nuovo segretario del Partito Democratico. Una vittoria, quella del governatore del Lazio, riconosciuta dai suoi sfidanti, Roberto Giachetti e Maurizio Martina, subito dopo la chiusura delle urne. Circa un milione e mezzo le persone che hanno votato ai gazebo del Partito Democratico. Il primo a votare alle primarie, è stato il “padre” del Pd e delle stesse primarie: Walter Veltroni. L’ex segretario si è recato al gazebo di piazza Fiume, a Roma, alle 8 in punto, per esprimere la sua preferenza. A Roma hanno votato anche Paolo Gentiloni, Zingaretti e Roberto Giachetti. Maurizio Martina invece si è recato nella sua città, Bergamo. Carlo Calenda votante e scrutinatore invece nel gazebo di Piazza del Popolo, sempre a Roma. Mentre, Matteo Renzi ha votato andando in Vespa alla Leopoldina, a Firenze. Il leader storico dell’Ulivo, Romano Prodi, nella sua Bologna.
L’esito della consultazione. Il presidente della Commissione congresso, Gianni Dal Moro, ha , affermato: “L’affluenza è stata omogenea in tutto il territorio nazionale, senza sacche di difficoltà e con un leggero picco al centro-sud, in particolare nel Lazio e in Campania”. Questi i primi dati: sulla base di circa 200mila schede scrutinate, stando a quanto riportato dal Comitato Zingaretti, Nicola Zingaretti avrebbe ottenuto circa il 70% dei voti, Maurizio Martina il 18% e Roberto Giachetti il 12%. Secondo questa proiezione Zingaretti avrebbe ottenuto oltre un milione di voti.
Il commento del vincitore. Zingaretti: “Viva la democrazia italiana che dà lezioni ogni volta che può, sono contento per l’Italia. Io non mi intendo capo, ma leader di una comunità in campo per cambiare la storia della democrazia italiana. Il Pd sarà unità e ancora unità, cambiamento e ancora cambiamento. Grazie all’Italia che non si piega e che vuole arginare un governo illiberale e pericoloso”. Zingaretti ha poi commentato l’affluenza, ricordando come sia stata ben superiore a quella delle ultime primarie: “Penso ai delusi, a chi ci ha criticato, a chi ci ha frainteso e ha votato altre forze politiche che si sono presentate con idee suggestive. Molti sono tornati, stanno tornando e torneranno nel nuovo Pd e nella nuova alleanza, un nuovo campo unitario e combattivo per voltare pagina in questo Paese. E’ un inizio, non illudiamoci, la destra è rocciosa, forte, radicata, non cederà il potere in maniera semplice”.