Tav: è nuovo scontro nel governo nel giorno del mini-vertice a Palazzo Chigi
Nel giorno in cui a Palazzo Chigi si riunisce un nuovo vertice sul nodo ‘Alta Velocità’ con il premier Giuseppe Conte che ha convocato i due vicepremier Luigi Di Maio e e il ministro Danilo Toninelli, le posizioni tra le due anime del governo continuano quindi a rimanere molto distanti.
Se da una parte il sottosegretario pentastellato Stefano Buffagni paventa addirittura la caduta del governo per evitarla, spiegando che “se bisogna andare a casa per non buttare soldi per opere vecchie io non vedo il problema”, dall’altra il viceministro leghista alle Infrastrutture Edoardo Rixi invita a proseguire. E sottolinea che i bandi “vanno fatti, altrimenti rischiamo di perdere 300 milioni”.
“Se Chiamparino utilizzasse meno la Tav per la campagna elettorale, darebbe una mano a tutti – aggiunge Rixi, ospite di Radio anch’io -. Bisogna fare i bandi, dopo di che ci sarà tempo per andare a discutere con la Francia e con l’Europa. Mi auguro che il governo esca con una sintesi”. Mentre Buffagni precisa ad Agorà che “io non mi occupo di trovare il compromesso”.
“Il trasporto pubblico locale efficiente non è affatto alternativo alla Tav”, ha affermato il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, ospite di Radio anch’io. “Quando si discute di Torino-Lione, stiamo parlando del nodo più complesso di un corridoio europeo, 57 chilometri per far sì che una linea dell’Ottocento diventi una linea del futuro. E se non passa dal Moncenisio, il corridoio passerà di là delle Alpi tagliando fuori l’Italia”.
Sul tema è intervenuto anche il presidente della commissione intergovernativa franco-italiana per la Torino-Lione, Louis Besson che, ha definito “completamente falso” che la Francia non abbia stanziato i fondi per la Tav. “I soldi sono stati stanziati – ha assicurato – e sono pronti. Sono convinto che la Francia direbbe no all’ipotesi di accantonare il tunnel di base per dare vita a un progetto alternativo”.