Reddito di cittadinanza, si parte: rischio caos navigator
E’ il giorno del reddito di cittadinanza: da oggi, infatti, si parte ufficialmente con la presentazione delle domande via Internet ma anche negli uffici postali e nei Caf . Si teme il caos agli sportelli, con file lunghissime, per questo proprio le Poste hanno suggerito dei turni per lettera, in ordine alfabetico, per presentarsi a fare domanda. Il meccanismo, ha spiegato l’ad di Postepay Marco Siracusano, “è uno strumento pensato per dare un beneficio al cittadino, che può scaglionare la sua andata all’ufficio postale” senza “affollarsi il primo giorno”. A Roma si sta anche valutando la presenza delle forze dell’ordine nei pressi degli uffici postali.
Intanto si sono svolte le audizioni alla Camera e resta il nodo dei navigator. Il vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, ne propone 4.500, ma le Regioni ribattono: “No a un esercito di precari”. L’Inps sarà in grado di trasmettere a Poste Italiane il flusso degli ordinativi di accreditamento sulle carte Rdc già dal 15 aprile prossimo, in anticipo rispetto a quanto originariamente programmato. I Caf avevano fatto sapere che le prime risposte sarebbero arrivate dal 26 aprile e i primi pagamenti a maggio.
Secondo le stime giallo-verdi, a poter usufruire del nuovo sostegno contro povertà e disoccupazione, saranno 1,3 milioni di famiglie ma per l’Istat, nei fatti, nel 47,9% dei casi la card andrà ai single. Le coppie con figli minorenni, sempre secondo i modelli dell’Istituto di statistica, sono 257 mila, solo il 19,6% delle famiglie beneficiarie. Guardando alla nazionalità, i nuclei familiari composti da cittadini italiani sono un milione 56 mila, circa l’81% del totale mentre quelli formati da stranieri, cittadini dell’Ue ed extra-comunitari, sono 150 mila.