Versa la caparra per acquistare un’auto da un (finto) carabiniere. Ma è una truffa
Crede di acquistare un’automobile usata a prezzo vantaggioso e per di più da un carabiniere, ma si ritrova con un pugno di mosche in mano e 300 euro in meno nel conto corrente. Si è fatto gabbare da una nuova versione del “fascino della divisa” un cittadino del Bassovicentino, recatosi non senza un certo imbarazzo dai carabinieri di Noventa lo scorso novembre, probabilmente con la convinzione di denunciare un loro collega. In realtà, ora che le indagini si sono concluse e il responsabile della truffa individuato, si è accertato che l’artefice del raggiro era un 52enne di Varese, più dedito al malaffare che alla pubblica sicurezza.
I militari dell’Arma di Noventa sono riusciti a risalire a R.A., varesotto, denunciato alla Procura di Vicenza per truffa. I fatti risalgono allo scorso autunno, quando attraverso il noto portale di scambi commerciali tra privati www.subito.it si concludeva sulla parola una trattativa riguardo la compravendita di una vettura usata. L’acquirente si impegnava all’acquisto attraverso il versamento di un anticipo, senza chiedere alcuna garanzia “in cambio”, dopo aver abboccato all’amo lanciato da un sedicente carabiniere.
Come da canovaccio assodato in analoghe vicende di truffe on line, una volta effettuato il bonifico, del presunto venditore sono sparite le tracce. Si era reso irreperibile, dopo aver intascato virtualmente la caparra. E, da ieri, anche la notifica di comparizione di fronte a un giudice.