Era tornato da oltre 15 anni. Ma in Portogallo deve scontare una pena per tentato omicidio
Un mandato di cattura internazionale pende su un cittadino scledense di 79 anni, Mariano Munaretto, arrestato ieri dai carabinieri di Schio. L’anziano, incensurato in Italia ma ricercato per evasione in Portogallo, deve finire di scontare una pena per tentato omicidio e lesioni personali gravi. I fatti risalgono a quasi vent’anni fa, al 2001: ai tempi Munaretto avrebbe tentato di ammazzare l’ex moglie, almeno secondo la tesi degli inquirenti lusitani, confermata dalla condanna. L’uomo è stato raggiunto dai militari a Schio, nella sua abitazione, dove viveva alla luce del sole da oltre quindici anni.
I fatti. Munaretto, sposato con una portoghese conosciuta nel suo girovagare per il mondo, è nato a Thiene nel 1940. Buona parte della sua vita l’ha trascorsa all’estero, in particolare in Australia fino a incontrare la futura moglie e stabilirsi con lei nella patria d’origine di quest’ultima, nel corso di una relazione affettiva divenuta stabile. Almeno fino a cavallo del millennio e al deteriorare dei rapporti, sfociato in un epilogo drammatico nel gennaio 2001: Munaretto, in preda ad un raptus di rabbia, avrebbe assalito la convivente picchiandola a mani nude e con un mattarello da cucina. A cui fecero seguito minacce e l’intimazione di non denunciarlo. La storia fantasiosa della caduta dalle scale incidentale non aveva retto di fronte agli investigatori lusitani,e l’ex compagna aveva confessato quanto accaduto. Al termine del processo giunse la condanna a circa 4 anni di reclusione e una multa.
Dopo averne scontato oltre metà della pena inflittagli – due anni e sette mesi per la precisione -, mentre usufruiva di un permesso premio il vicentino ha approfittato della relativa libertà per rientrare indisturbato in Italia. Dove avrebbe vissuto per oltre 15 anni senza ricevere alcuna “visita”, sfuggendo alla polizia portoghese, fino a quando nello scorso febbraio è scattato il mandato di cattura internazionale.
Dopo le prime ore trascorse in carcere, per l’anziano è stata disposta la misura dell’obbligo di presentazione in caserma in attesa di verifiche sul suo caso e dei provvedimenti di estradizione, da valutare anche in ordine all’età avanzata.