Al rifiuto delle avanches sessuali mostra i genitali e brandisce un paio di forbici
L’abuso di alcol a volte fa brutti scherzi. Ma non scherzava affatto un uomo di 48 anni che ieri sera ha tentato di portare a termine una violenza sessuale nei confronti di un’amica, ritrovandosi con i genitali “all’aria” e con un paio di forbici in mano, minacciando l’oggetto del suo desiderio. Il tutto in seguito al rifiuto della donna di accettare un amplesso con lo spasimante, un senza fissa dimora di nazionalità algerina, peraltro incensurato. Una volta accortasi delle intenzioni pericolose da parte del conoscente – così sarebbe stato definito dalla vittima – la donna di Schio, spaventata, ha chiesto prima l’aiuto di un vicino di casa e poi l’intervento dei carabinieri.
Per B.M., nordafricano nato nel 1971, è scattata la denuncia in stato di libertà per violenza sessuale e minacce. Un doppio reato di cui dovrà dar conto di fronte ai giudici, una volta smaltita la sbornia che ha esacerbato la sua indole ieri sera, rendendolo aggressivo oltre i confini leciti dii legge. Tanto da richiedere la chiamata dei militari, giunti in un’abitazione privata del centro quartiere alle spalle del Duomo cittadino.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, sentita la destinataria delle avanches degenerate in palpeggiamenti sgraditi e atti di pubblica indecenza, le minacce nei suoi confronti sarebbero state particolarmente gravi. E corroborate nei fatti dalle forbici che l’algerino avrebbe afferrato al fine di costringere l’amica a cedere a quelle che inizialmente si potevano considerare delle lusinghe, salvo poi configurarsi in un approccio aggressivo e violento. Tanto da costringere la vittima a fuggire di casa e suonare il campanello di un vicino, il quale immediatamente ha composto il 112.
Una volta disarmato, e chiusa la patta dei pantaloni, l’uomo è stato accompagnato in caserma in via Maraschin. Smaltendo i fumi dell’alcol, gradualmente si è reso conto di aver perso il senno, la dignità e anche l’amata. “Guadagnando” in cambio, a conti fatti, due denunce infamanti.