Tormenta la sua vittima anche ai domiciliari e se ne va in giro per la città: arrestato
E’ finito in carcere Roberto Bernardi, il 52enne di Schio, già pregiudicato, protagonista di un serie di intimidazioni e minacce sempre più violente nei confronti di una donna, colpevole di averlo rifiutato. L’uomo era arrivato ad incendiarle l’auto e grazie alla denuncia della vittima ai primi di marzo aveva ricevuto il divieto di avvicinarla dal giudice. Ma aveva comunque proseguito nei suoi atteggiamenti minacciosi e vessatori, evadendo anche dagli arresti domiciliari.
L’uomo era infatti indagato per atti persecutori, molestie e danneggiamento. A scatenare gli atteggiamenti criminali, la decisione della donna di rifiutare una relazione sentimentale. I militari dimostrarono ai magistrati che i comportamenti illeciti di Bernardi andavano avanti da più di un mese, concretizzandosi in messaggi a sfondo sessuale e ricattatorio inviati tramite whatsapp, e culminati nell’incendio dell’auto della donna che, terrorizzata, si rivolse ai carabinieri temendo per la sua vita, vista l’escalation dei reati.
L’Ufficio del gip del Tribunale di Vicenza emise in quella occasione un provvedimento di divieto di avvicinamento alla donna, subito notificato dai militari all’uomo. Bernardi però da inizio marzo non ha smesso di inviare messaggi vessatori e minacciosi alla vittima, che ha presentato quindi nuove denunce. Dimostrata la pericolosità del soggetto, la magistratura vicentina aveva in un primo tempo deciso di aggravare la misura cautelare, ponendo l’uomo agli arresti domiciliari.
Neanche questo ha però fermato gli atteggiamenti violenti del 52enne, che ha continuato a prendersela con la vittima continuando a minacciarla con messaggi whatsapp. I militari della stazione di Schio, inoltre, grazie a continui controlli e alle testimonianze raccolte negli ultimi giorni, sono riusciti a dimostrare che Bernardi più volte è evaso dagli arresti domiciliari per i motivi più disparati, compreso quello di recarsi presso il vicino supermercato per acquistare bevande alcoliche.
A questo punto, palesata la pericolosità dell’uomo e aggravatosi l’impianto accusatorio, il Tribunale di Vicenza ha chiesto ai carabinieri di arrestare lo scledense, che ora si trova ristretto alla casa circondariale Del Papa di Vicenza. La vittima potrà così finalmente tirare un sospiro di sollievo.