Giornate Fai di Primavera 2019: alla scoperta del patrimonio italiano
Riscoprire il patrimonio storico, artistico e culturale del nostro Paese: sono questi gli obiettivi delle Giornate FAI di Primavera, che vengono organizzate ogni anno nel corso del primo weekend che segue l’inizio di questa stagione e che quest’anno si terranno nella giornata di oggi e domani.
Dal 1993 sono un appuntamento fisso tra i più attesi che, anno dopo anno, conquista sempre più persone; sono infatti circa 10 milioni gli italiani che vi prendono parte, potendo così ammirare molti luoghi che normalmente sono chiusi al pubblico.
In questa 27esima edizione, che si intitola “Ponte tra culture“, sono 1.100 i luoghi aperti che si possono visitare in 430 località, in tutte le regioni, grazie alla spinta organizzativa dei 325 gruppi di delegati sparsi in tutta Italia e grazie ai 40 mila Apprendisti Ciceroni che guideranno i visitatori.
Molti dei beni Fai che aprono le loro porte testimoniano la ricchezza derivata dall’incontro e dalla fusione tra la nostra tradizione e quella dei Paesi europei, asiatici, americani e africani. In alcuni di questi luoghi, infatti, le visite saranno curate da oltre un centinaio di volontari di origine straniera che spiegheranno gli aspetti storici, artistici e architettonici della loro cultura di provenienza che, a contatto con la nostra, hanno contribuito a dar vita al patrimonio italiano.
L’appuntamento con queste giornate speciali ha anche un risvolto positivo e concreto sotto il profilo della tutela del patrimonio italiano. Infatti per ogni visita viene chiesto un piccolo contributo che ha lo scopo di sostenere la missione del FAI che potrebbe essere brevemente riassunta in queste tre parole: curare, tutelare e valorizzare.
Ma quali sono i siti da non perdere? Per chi è a Roma, merita una visita il Palazzo della Consulta, solitamente chiuso al pubblico. A Torino c’è un percorso speciale all’interno di Palazzo Reale, di solito non accessibile per intero. Nella Capitale Europea della Cultura 2019, Matera, invece, da non perdere il Castello Tramontano e il Frantoio storico de Miccolis. E poi ancora, in ordine sparso, la villa Dosi Delfini a Pontremoli, la Fondazione De Felice a Napoli, lo stadio Artemio Franchi a Firenze, capolavoro di Pier Luigi Nervi, il castello di Melegnano o il palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno. Il programma completo delle aperture (con le modalità di visita) è consultabile sul sito www.giornatefai.it.