Dopo il crollo e la strage scampata alle poste il Comune affida la perizia d’urgenza
Il giorno dopo il crollo del controsoffitto in un ufficio postale a Vicenza, in comune si è riunito un tavolo per studiare i primi interventi e comprendere le causa di un episodio che solo per un caso non è sfociato in una possibile strage. L’edificio di via del Mercato Nuovo e altre strutture adiacenti rimangono transennate in attesa della perizia tecnica affidata stamattina all’ingegner Giuseppe Piccioli. Al professionista l’incarico urgente di effettuare un verifica dettagliata su tutti i locali dell’edificio interessato dall’evento di domenica mattina. Intanto annunciata l’apertura di una sede provvisoria nelle vicinanze, entro la fine della settimana corrente o al massimo all’inizio della prossima.
Al qualificato professionista esperto in ingegneria edile, dunque, l’atto di fiducia formale e sostanziale da parte dell’amministrazione berica. In particolare degli assessori alle infrastrutture Claudio Cicero e alla trasparenza con delega al patrimonio, Isabella Dotto, che hanno incontrato l’ingegnere per un briefing. Entrambi, attraverso una nota ufficiale, hanno sottolineato come “al perito, particolarmente esperto nel campo delle contro soffittature, sia stato chiesto di operare con la massima urgenza”.
Già oggi pomeriggio è previsto un primo sopralluogo sulle macerie interne all’edificio, sotto la supervisione dei vigili del fuoco. I primi a intervenire sul posto, ieri mattina, anche in ragione della vicinanza della caserma dei pompieri del capoluogo. La missione affidata all’ing. Piccioli consiste in primo luogo nel verificare la presenza di eventuali pericoli per le stanze che ospitano altre attività commerciali adiacenti, caratterizzate da analoghe opere interne di muratura. L’obiettivo, attraverso calcoli e misurazioni mirate, è scongiurare altri crolli e comprendere con certezza se l’agibilità dei locali può essere concessa dopo la sospensione temporanea.
“E’ infatti necessario – ha detto l’assessore Cicero – capire al più presto cos’è successo, non solo per definire eventuali responsabilità, ma anche per decidere se e quali interventi sia necessario compiere sull’intero stabile. In attesa di avere le risposte tecniche che ci servono, tutte le attività contigue all’ufficio postale resteranno necessariamente chiuse”.
“In queste ore anche tutta la documentazione amministrativa in possesso dell’ufficio patrimonio – ha ricordato l’assessore Dotto – è oggetto di verifica. L’edificio è di proprietà comunale ed è stato costruito nel 1958. Gli ultimi interventi edilizi risultano eseguiti da Poste Italiane nel 2003 e nel 2009”.