Minaccia l’attentato con una scritta spray in parco Querini. Terrorismo o vandalismo?
Una minaccia concreta da parte di un presunto terrorista o la bravata di un balordo? Toccherà ai poliziotti della Digos andare a fondo, dopo che stamattina è spuntata dal nulla una scritta disegnata con una bomboletta spray di colore nero, apparsa sul muro (interno) che delimita il perimetro di parco Querini nel cuore di Vicenza. “Dopodomani farò un attentato“. Così recita testualmente la frase-choc scoperta alle 8 da un vicentino intento a fare una corsa salutare all’aria aperta, abituale frequentatore del polmone verde cittadino. Si ipotizza che qualcuno, con il favore dell’oscurità, abbia scavalcato il muro di cinta nel corso della notte, portando a termine un intento tutto da chiarire.
Dubbia la provenienza e altrettanto dubbia la credibilità del gesto simbolico, in attesa di un commento ufficiale da parte delle forze dell’ordine che stanno lavorando sugli indizi a disposizione e sui filmati di sorveglianza della zona. La scritta, a grandi caratteri, si legge all’interno dell’ingresso che dà sul viale Mariano Rumor, sulla promenade che costeggia la sponda del Bacchiglione in direzione Araceli.
Un simbolo di difficile decifrazione accompagna la minaccia esplicita, sarà anch’esso preso in considerazione e analizzato dagli esperti dell’antiterrorismo e dalle autorità di pubblica sicurezza. Potrebbe trattarsi di un “marchio”, una sorta di firma utile per risalire all’identità dell’artefice della minaccia. Oppure di un banale atto di vandalismo e dell’imbrattamento di un bene pubblico. Non trattandosi di un murale o di un graffito, in ogni caso, sarebbe escluso il coinvolgimento di writers.