Hackerano il conto di un’azienda di moda, buco da 170 mila euro. Tre indagati
Il conto corrente della florida azienda viene hackerato con astuzia, aprendo i rubinetti goccia dopo goccia su tre carte di credito utilizzate per sottrarre liquidità. Ammonterebbe a circa 170 mila euro l’ammanco complessivo a danno della Woodstock Zambon, ditta di Sarcedo specializzata nella commercializzazione on line di orologi, accessori e abbigliamento di alta moda. La condotta illecita, da configurare come frode informatica e che si sarebbe protratta per circa 8 mesi, è stata scoperchiata dalla polizia di Stato, che ha trascritto nel registro degli indagati i nominativi di tre cittadini rumeni. Si tratta di tre uomini di 31, 45 e 55 anni, tutti residenti nell’Est Europa.
A raccontare il fatto nell’edizione odierna è il Giornale di Vicenza. A monte della vicenda un attacco hacker passato inizialmente inosservato che permise, dalla fine del 2016, di violare il conto corrente dell’azienda. Da qui l’accensione di tre diverse carte di credito, a nome della titolare del tutto ignara di quanto stesse accadendo alle sue spalle, con prelievi di somme variabili e comunque di entità ridotta, al fine di non far emergere la frode.
L’anomalia però in seguito è saltata all’occhio degli amministratori, dopo alcuni mesi, visti che i ripetuti ammanchi non trovavano alcuna giustificazione, così come la presenza di carte di credito mai richieste. Il “buco”, scavato da fine 2016 all’estate successiva, nel frattempo saliva gradualmente accumulando decine di migliaia di euro. Una volta scattata la denuncia gli accrediti elettronici di pagamento sono stati bloccati immediatamente dalla banca di riferimento.
La somma sparita dai conti, ovviamente, quando le indagini hanno raggiunto i presunti responsabile si era già volatilizzata. Le autorità italiane e rumene, in sinergia, tenteranno ora di favorire in ogni modo il risarcimento all’azienda vicentina gabbata.