Il Monte Summano brucia ancora, gettate d’acqua a ripetizione dagli elicotteri
Non si placano le fiamme sul Monte Summano, dove il secondo focolaio innescato ieri si è alimentato nel corso della notte. Il vento in quota e le condizioni derivanti dal periodo della siccità complicano le operazioni dei vigili del fuoco e degli operatori della Protezione Civili al lavoro incessantemente dal primo pomeriggio di ieri su più versanti. Attivo un elicottero in spola dal torrente Timonchio e sulle “vasche” allestite nella zona con le gettate d’acqua essenziali per circoscrivere l’estensione delle lingue di fuoco tra i boschi prealpini. Si tratterebbe, in ipotesi, dell’opera dolosa di piromani o colposa di escursionisti poco avveduti.
Due i diversi fronti dove sono scaturiti i roghi nel corso della domenica. Se il primo incendio sulla sommità del monte è stato domato ieri nel giro di qualche ora, il secondo focolaio più in basso – sopra la zona cave di Santorso – ha ripreso vigore nel corso della serata propagandosi su un perimetro più ampio. Ancora al lavoro le squadre antincendio inviate nell’Altovicentino, all’alba di oggi il fumo era ancora ben visibile sul Summano.
Intanto via social polemiche sulla presenza ieri di deltaplani in volo sulla zona nonostante gli elicotteri della Protezione Civile impegnati nell’emergenza. Una condotta assai pericolosa che potrebbe aprire un nuovo fronte, stavolta di indagini, nei confronti degli appassionati del volo libero.