Roma, si trasferiscono i rom di Torre Maura
E’ stato svuotato il centro di accoglienza a Torre Maura, nella periferia di Roma, teatro di violente proteste anti-rom negli ultimi giorni. I circa 60 nomadi giunti nel quartiere martedì pomeriggio saranno dunque trasferiti in altre strutture.
Fuori dall’edificio non ci sono più manifestanti ma l’area resta comunque presidiata dalle forze dell’ordine in attesa della fiaccolata di Forza Nuova in programma per questa sera. I nomadi potrebbero essere trasferiti all’Anagnina, anche se la destinazione non è stata confermata. Uno di loro sottolinea che, ovunque sia la località prescelta, “speriamo che non succeda come qui. Abbiamo molta paura, è stato bruttissimo per noi. Ci sentiamo come sequestrati. Siamo tutti uomini, non capiamo perché ci trattano così”. I residenti di Torre Maura, infatti, incoraggiati dai militanti di estrema destra, durante la protesta di martedì, hanno gridato pesanti insulti, incendiato una roulotte, tre cassonetti e costruito delle barricate. Fino alle due di notte un presidio di circa trenta persone era rimasto sul posto,dandosi il cambio tra loro.
Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha confermato e ribadito la notizia dello spostamento: “Li stiamo ricollocando all’interno di altri centri all’interno del territorio cittadino”. “La protesta è sfociata in una periferia purtroppo gravata per tanti anni da varie problematiche e pressioni sociali” ha detto la Raggi. Intanto la a procura della Repubblica di Roma indaga sull’episodio e ha aperto un fascicolo per odio razziale.
Sul caso è intervenuto anche il presidente della Camera, Roberto Fico, che afferma di condividere le parole pronunciate dal primo cittadino di Roma. “Ha preso posizione in modo chiaro e netto, e sono d`accordo con lei. Siamo tutti dalla parte di Simone”, il ragazzino che ha tenuto testa a CasaPound, mentre stavano calpestando i panini destinati ai rom. Un giovane che, secondo Fico, è l’orgoglio della Repubblica. Simone ha difeso la nostra Repubblica e lo spirito della Costituzione. Lo ringrazio pubblicamente”. Fico ha poi sottolineato che “i rom sono perseguitati come gli ebrei. Quando parliamo di ebrei dovremmo parlare anche di rom e sinti. Dobbiamo fare cultura per comprendere con chi parliamo”.