Caso Cucchi, l’Arma: pronti ad essere parte civile
Nuova svolta nel caso Cucchi. L’Arma si schiera contro i carabinieri. La svolta del generale Giovanni Nistri che annuncia: siamo pronti a costituirci parte civile. In una lettera alla famiglia Cucchi, il comandante, in una lettera, spiega: “Crediamo nella giustizia e riteniamo doveroso che ogni singola responsabilità nella tragica fine di un giovane vita sia chiarita, e lo sia nella sede opportuna, un’aula giudiziaria”.
Il generale dell’Arma scrive direttamente alla sorella di Stefano: “Abbiamo la vostra stessa impazienza che su ogni aspetto della morte di Suo fratello si faccia piena luce e che ci siano infine le condizioni per adottare i conseguenti provvedimenti verso chi ha mancato ai propri doveri e al giuramento di fedeltà”. Parole forti, che Ilaria Cucchi ha commentato così: “Mi si scalda il cuore, finalmente non mi sento sola”.
“Il vostro lutto ci addolora da persone, da cittadini, nel mio caso mi consenta di aggiungere, da padre”, prosegue Nistri nella lettera. “Io per primo, e con me i tanti colleghi, oltre centomila, che ogni giorno rischiano la vita – conclude Nistri – soffriamo nel pensare che la nostra uniforme sia indossata da chi commette atti con essa inconciliabili e nell’essere accostati a comportamenti che non ci appartengono. Con sinceri sentimenti”.