Emanuela Orlandi: svolta in Vaticano, aperta un’indagine interna
Svolta in Vaticano, dove è stato deciso di aprire un’indagine interna sulla vicenda di Emanuela Orlandi. Lo rende noto l’avvocato della famiglia, Laura Sgrò, dicendo che la Segreteria di Stato ha “autorizzato l’apertura di indagini” e specificando che gli accertamenti sono legati alle verifiche su una tomba del cimitero teutonico. A 36 anni dalla sparizione della 15enne figlia di un commesso della Prefettura della casa pontificia (22 giugno del 1983), sono le prime indagini avviate dalla Santa Sede e non dalle autorità italiane. “Dopo anni di mancata collaborazione – ha aggiunto la Sgrò – l’avvio di un’indagine è una svolta importante”.
La notizia arriva qualche settimana dopo una richiesta al Vaticano proprio da parte della famiglia della Orlandi di riaprire una tomba nel cimitero, all’interno dello Stato Vaticano. Era stata la stessa Sgrò, l’estate scorsa, ad aver ricevuto una lettera con allegata la foto della tomba inquestione, con un messaggio anonimo: “Cercate dove indica l’angelo”. Il riferimento è alla statua di un angelo che regge in mano un foglio riportante la scritta “Requiescat in pace”.
“Nei giorni scorsi – ha spiegato l’avvocato Sgrò – il promotore di giustizia del Tribunale vaticano, Gian Piero Milano, a margine di un incontro pubblico, aveva dichiarato che il Vaticano si stava occupando della vicenda. Come legale dei familiari, ho chiesto informazioni e ho avuto conferme ufficiali. Posso dire che gli accertamenti sono già in una fase operativa”.
“Dopo anni il Vaticano finalmente indaga ufficialmente sulla scomparsa di mia sorella. Speriamo che sia arrivato finalmente il momento per giungere alla verità e dare giustizia a Emanuela”, ha invece dichiarato Pietro Orlandi, dopo la notizia dell’apertura di un’indagine in Vaticano.