Fermato spacciatore, doveva scontare anche una condanna ad oltre 5 anni di carcere
Nel corso di un servizio svolto secondo il dispositivo di contrasto ai traffici illeciti nel vicentino, i finanzieri del comando provinciale berico hanno arrestato un cittadino marocchino di 32 anni, E.S.Y., formalmente residente a Quinto Vicentino ma di fatto dimorante in città: è stato trovato in possesso di 212 grammi di hashish ma era gravato anche da un provvedimento di carcerazione in esecuzione di una serie di pene a cui era stato condannato in passato, provvedimento emesso lo scorso 1° marzo dall’autorità giudiziaria di Bolzano. Sulle spalle dell’uomo gravavano infatti una serie di condanne, per un totale di oltre cinque anni di cercare, per reati legati al traffico di sostanze stupefacenti.
In particolare, i militari del nucleo di polizia economico-finanziaria, impegnati nell’esecuzione di controlli su strada in viale San Lazzaro a Vicenza hanno sottoposto a controllo un’auto alla cui guida c’era una donna. A bordo, il 32enne marocchino che, alla vista dei finanzieri, è sceso velocemente dal mezzo ed è scappato, lanciando in una siepe un bilancino di precisione che portava con sé. Immediatamente raggiunto dai militari delle fiamme gialle, l’uomo è stato bloccato mentre tentava di distruggere il proprio telefono cellulare.
La successiva perquisizione personale e dell’abitazione, a poca distanza dal luogo del controllo, ha permesso di rinvenire l’hashish e oltre 2.400 in contanti, che i finanzieri ritengono provento dell’attività illecita di spaccio anche in considerazione del fatto che, negli ultimi tre anni, l’uomo non ha mai dichiarato redditi.
La droga, il denaro contante, il bilancino di precisione ed il telefono cellulare sono stati sequestrati e l’uomo è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, oltre che in esecuzione della richiesta di arresto in esecuzione delle pene pendenti su di lui: alla luce di precedenti condanne inflitte dal Tribunale di Bolzano, l’uomo deve scontare in carcere cinque anni, sei mesi e 10 giorni. Su disposizione dell’autorità giudiziaria berica, il marocchino è stato portato alla casa circondariale Del Papa di Vicenza.