Tensione altissima in Libia, secondo gli 007 migliaia i profughi pronti a imbarcarsi verso l’Italia
Tra questi 28 sono bambini. I militari del governo Sarraj hanno respinto l’offensiva delle forze di Haftar a Suani Ben Adem, 25 km a sudovest di Tripoli. Le forze militari fedeli al governo nazionale libico hanno lanciato una controffensiva sul fronte sud sud-ovest. E gli scontri a sudovest di Tripoli hanno scatenato una nuova corsa alle stazioni di rifornimento di benzina. Ovunque in città decine e decine di auto formano lunghe file per accaparrarsi la benzina disponibile.
Intanto secondo l’Intelligence italiana, almeno seimila profughi sarebbero pronti a imbarcarsi verso l’Italia per sfuggire all’inferno libico. Questi numeri sono contenuti in un dossier riservato consegnato dagli 007 al premier Giuseppe Conte.
Nel report inoltre, si sottolinea come la guerra civile possa scatenare una nuova offensiva dei gruppi legati all’Isis.
Sempre secondo gli 007, i trafficanti di uomini starebbero cercando di organizzarsi nel reperimento di barche e gommoni, in modo da prepararsi al trasporto dei profughi in fuga. Grande incognita risulta essere la capacità della Guardia costiera libica di tenere sotto controllo quel tratto di mare, mentre è certo che ora Tripoli non possa essere considerato porto sicuro.
L’Intelligence evidenzia anche “la presenza tuttora massiccia di gruppi presenti nel Paese e direttamente collegati all’Isis, determinati a sfruttare la situazione di caos, pronti a trasformare la Libia nella nuova Siria”.
E mentre la tensione resta altissima, un mercenario egiziano ha confermato che la Francia sta aiutando Haftar nel suo tentativo di espugnare Tripoli, con propri specialisti dispiegati sul suolo libico. Tale segnalazione trova supporto in alcune fonti informate libiche, che hanno confermato l’effettiva presenza di “esperti militari” francesi a Garian.
Intanto il vicepremier e ministro degli Esteri del Qatar, Mohammmed Bin Abdulrahman Al Thani, a quanto si apprende, sarà a Roma nelle prossime ore per un incontro bilaterale con il premier Giuseppe Conte lunedì pomeriggio. ‘L’Italia vuole avere un ruolo in Libia’ come ‘facilitatore per il processo di stabilizzazione e pacificazione dell’intero territorio’, ha detto ieri da Bari il presidente del Consiglio spiegando, che “c’è serio e concreto rischio, di una crisi umanitaria che vogliamo scongiurare”.
Al momento secondo l’Onu sarebbero oltre 13.500 gli sfollati dall’inizio degli scontri armati a Tripoli e dintorni. L’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari (Ocha) in un “aggiornamento flash” precisa che 4 mila sono le persone che hanno lasciato le proprie case nelle ultime 24 ore. Circa 4.500 persone hanno richiesto l’evacuazione dalle aree colpite dal conflitto verso aree relativamente più sicure, ma solo per 600 è stato possibile garantire un’uscita sicura. “La comunità umanitaria è preoccupata per il numero crescente di vittime civili, compreso il personale medico. In appena una settimana, tre medici sono stati uccisi e cinque ambulanze sono state rese inservibili da schegge di proiettili”.