Escursionista perde la vita travolto da una slavina sul Pasubio
Dramma sul monte Pasubio nella mattina di Pasqua. Un escursionista di Torri di Quartesolo è morto travolto da una slavina di neve: il suo corpo è stato individuato dell’equipaggio di un elicottero dei vigili del fuoco nel tardo pomeriggio, lungo la via degli Eroi, che è ancora innevata. L’uomo – Roberto Trivellin, di 57 anni – era partito all’alba per un’escursione ed era atteso a casa dai familiari, che non vedendolo arrivare hanno dato l’allarme. Le ultime notizie dell’escursionista risalivano all’ora di pranzo, quando l’uomo aveva inviato loro una foto mentre si ristorava al Rifugio Papa.
Immediati sono partiti i soccorsi: subito si è levato in volo l’elicottero Drago 71 dei vigili del fuoco che, durante la ricognizione, ha individuato il corpo esanime, in parte ricoperto dalla neve, a circa 1.850 metri di quota nel Boale del Sant’Antonino, a valle del Rifugio Papa. Il velivolo ha così sbarcato con il verricello due pompieri con una barella, dopo aver provveduto ad attrezzarli di ramponi e piccozze forniti da un rifugio.
Intorno alle 17, mentre i due tecnici stavano operando, si è però staccata una valanga che li ha investiti e spostati di qualche metro nel canale assieme alla salma e alla barella. Sono stati attimi di grande apprensione: sul posto è arrivata l’eliambulanza di Verona Emergenza che, calato il proprio personale e constatato che fortunatamente nessuno aveva riportato conseguenze, ha recuperato il corpo dell’escursionista e lo ha trasportato al Rifugio Balasso, per affidarlo al carro funebre e alla squadra del Soccorso alpino di Schio, intervenuta a supporto dalle operazioni. La salma è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’elicottero dei vigili del fuoco ha quindi poi proseguito con il recupero dei suoi uomini. Quanto alla dinamica dell’incidente costato la vita all’escursionista, che calzava solo ramponcini con le catenelle, si ipotizza che possa essere scivolato dal sentiero e aver perso la vita per i traumi riportati. Sul posto sono intervenuti, oltre ai vigili del fuoco del distaccamento di Schio e al soccorso alpino, anche i pompieri speleo alpini fluviali e i carabinieri di Valli del Pasubio.
Nel weekend sono stati numerosi gli interventi nelle montagne venete, dove occorre prestare particolare attenzione, in quanto la neve è ancora abbondante e molti sentieri sono compromessi dal passaggio dalla tempesta Vaia dell’ottobre scorso.