Standard&Pooor’s: invariato il rating italiano a BBB, ma potrebbe peggiorare
Nessun progresso per l’economia italiana. Standard&Pooor’s lascia invariato il rating dell’Italia alla tripla B con outlook negativo. Secondo l’Agenzia un’inversione di tendenza sul fronte delle riforme e una volatilità della domanda esterna hanno spinto l’economia italiana in recessione. Inoltre il debito pubblico è in rialzo, quello privato in calo e le politiche del governo rischiano di rafforzare la rigidità dei salari e del mercato del lavoro.
S&P Global Ratings inoltre avvisa che potrebbe tagliare il rating italiano entro i prossimi 24 mesi se dovessero aumentare deficit e debito sopra “le nostre stime”, se dovesse verificarsi “un marcato deterioramento delle condizioni finanziarie del governo italiano e delle sue banche”, se “il cambio di politiche indebolisse la crescita potenziale italiana”. Allo stesso tempo l’agenzia spiega che potrebbe riportare l’outlook a stabile da negativo nel caso in cui “dovesse vedere una ripresa economica in Italia, una crescita dell’occupazione e un miglioramento delle finanze pubbliche”.
Sebbene l’obiettivo, scrive S&P, “fosse quello di fornire un “maggiore slancio, le mosse di bilancio del governo sembrano essere state controproducenti per molti aspetti, dati i loro effetti negativi sulle condizioni finanziarie e sui costi di finanziamento per le banche italiane”. “L’Italia- conclude l’agenzia di rating- è sulla buona strada per diventare un creditore netto esterno entro la metà del decennio”.
Il commento di Giuseppe Conte: “Dovremo migliorare sicuramente, ma per ora va bene così”. “Ce lo aspettavamo”,ha aggiunto il presidente del Consiglio, mentre lasciava l’hotel Ritz-Carlton di Pechino per partecipare alla giornata conclusiva del secondo “Belt and Road Forum”, dedicato alla nuova Via della seta.