L’addio a Graziano Fortuna, fisico nucleare e studioso di fama internazionale
Si sono celebrati oggi, nella chiesa parrocchiale di Pojana Maggiore, i funerali del luminare Graziano Fortuna scienziato e dirigente nel campo della fisica nucleare, membro del massimo organo in campo italiano, vale a dire l’Infn (Istituto Nazionale Fisica Nucleare), di cui il vicentino aveva ricoperto la carica di vicepresidente nel corso della sua brillante carriera. Si è spento nei giorni scorsi a 70 anni, a causa di un malore improvviso. Di origini pugliesi, si era stabilito in Veneto dove ha aveva messo radici in ambito professionale e dove si era stabilito con gli affetti familiari. Per decenni aveva lavorato a progetti dell’ente di ricerca nei laboratori di Legnaro, di cui era stato anche direttore.
Circa 45 anni di carriera nel settore, che hanno lasciato un grande ricordo umano e professionale tra i colleghi, suscitando un profondo cordoglio. Prima come ricercatore e poi come dirigente dagli anni ’90, ha contribuito alla crescita e alla realizzazione di importanti studi e progetti all’interno dell’istituto nazionale. Una lunga attività che gli ha permesso, in virtù di esperienza e affidabilità, di essere eletto a membro Giunta Esecutiva dell’Infn dal 2006 con compiti di supervisione delle attività di fisica nucleare e di progetti a essa collegati fino al 2012, assumendo la carica di vicepresidente nel 2009. Poi, fino al marzo 2015, l’incarico di direttore del centro Tifpa di Trento.
La notizia della sua morte, avvenuta lo scorso 18 aprile al S. Bortolo di Vicenza, si è diffusa nei giorni seguenti nella comunità scientifica, che ha riservato messaggi di affetto alla memoria dello stimato studioso e nei confronti della moglie Rosanna.