“Non vengo in Consiglio, sono malata”, ma è in India: arrivano le scuse di Alessandra Moretti
Alla fine, è stata costretta a fare il “mea culpa” e a scusarsi su tutta la linea, perché difendere l’indifendibile non era possibile. E ora si vocifera che per Alessandra Moretti potrebbero esserci conseguenze sul piano politico. Oggi è previsto un confronto con i colleghi dem a Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio Regionale.
L’affaire Moretti-India è diventato un caso nazionale e Alessandra, come si sa non è nuova agli scivoloni. Il fattaccio è presto detto e raccontato dalla stessa protagonista: mentre i colleghi consiglieri regionali del Pd erano impegnati nelle importanti sedute di approvazione della legge di stabilità del Veneto (ai quali comunicava di non poter essere presente perché ammalata), postava su Instagram una foto che la ritraeva in India, dove si era recata col padre per assistere a Jaipur al matrimonio di Jorge Sharma, imprenditore orafo con base a Vicenza. Una foto che aveva lasciato di stucco i colleghi dem a Venezia, alla prese con il voto-maratona su oltre 400 emendamenti alla legge di bilancio.
Ieri in seratas sono arrivate le scuse, via Facebook. “Avevo programmato il viaggio in India diversi mesi fa, assieme a mio padre. Siamo stati invitati al matrimonio di una persona a noi molto cara e abbiamo accettato con piacere l’invito, anche perché l’agenda del Consiglio Regionale del Veneto, al momento dell’invito stesso, era libera.
Ho fatto, evidentemente, la scelta sbagliata. Chiedo scusa per aver deluso le persone che mi hanno dato fiducia e che ho mancato di rappresentare in questi quattro giorni. Chiedo scusa al Partito Democratico, che nulla c’entra con questa spiacevole vicenda personale, e ai suoi iscritti. Chiedo scusa, infine, ai colleghi del Consiglio Regionale del Veneto, perché è solo con il costante lavoro di tutti che si possono raggiungere gli obiettivi prefissati. Solo una piccola precisazione: non mi sono messa in malattia, come sostiene qualche malalingua, Non sono stata presente in aula e pertanto non ho percepito alcun gettone di presenza, come previsto dal regolamento del Consiglio Regionale per i consiglieri assenti”.
Ma intanto a Vicenza c’è già chi, fuori dai denti, sui social dice che dovrebbe dimettersi: è il vicesindaco Jacopo Bulgarini d’Elci.