Manduria, picchiato a morte da baby gang: otto fermi, sei sono minori
Scattano i provvedimenti di fermo per la morte di Antonio Cosimo Stano, il 65enne deceduto il 23 aprile scorso dopo essere stato picchiato e bullizzato da una baby gang a Manduria. La Polizia ha eseguito il fermo di 8 persone, di cui sei minori, della cosiddetta ‘Comitiva degli Orfanelli’: tortura e sequestro di persona le accuse mosse dalla Procura.
I fermi fanno seguito alle indagini svolte dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Taranto, guidata da Carlo Maria Capristo, e dalla Procura della Repubblica per i minorenni, guidata da Pina Montanaro. Le otto persone fermate dalla polizia sono ritenute a vario titolo gravemente indiziate in concorso dei reati di tortura, danneggiamento, violazione di domicilio e sequestro di persona aggravati, relativamente all’uccisione di Antonio Cosimo Siano.
Stano, che soffriva di disagio psichico, è morto dopo diciotto giorni di agonia. L’uomo è morto dopo un ricovero in ospedale durante il quale era stato sottoposto a due interventi per suturare una perforazione gastrica e per una emorragia intestinale. Il 6 aprile gli agenti di polizia, dopo le segnalazioni di alcuni vicini, lo avevano trovato in casa, legato a una sedia dalla quale probabilmente non si muoveva da giorni. La vittima avrebbe subito una serie di assalti nella sua abitazione da parte del branco di ragazzi: lo avrebbero aggredito, rapinato e bullizzato. Per questo motivo, Stano sarebbe stato costretto a rinchiudersi in casa e a non mangiare per giorni. Nell’abitazione del 65enne sono state trovate tracce delle violenze subite.
Le violenze erano state riprese con i telefonini e i filmati divulgati tramite una chat chiamata ‘Gli orfanelli’ (dal nome dell’oratorio della zona frequentato da alcuni di quegli adolescenti). È stato proprio l’esame dei video a consentire agli investigatori di stringere il cerchio su otto dei quattordici indagati, identificandoli come gli autori materiali dei reati. Alcuni vicini della vittima avrebbero raccontato che era bersaglio della baby-gang sin dal 2012.
“Chiederemo pene esemplari per i responsabili della morte”, ha detto il procuratore capo di Taranto Carlo Maria Capristo. “Stano – ha aggiunto – sarebbe ancora tra noi, se tutti quelli che sapevano, avessero informato gli organi di polizia molto tempo prima”.
Nella giornata di ieri, lunedì 29 aprile, si sono svolti i funerali di Stano. Sabato 4 maggio, a Manduria, si terrà una marcia per rilanciare i valori della legalità, del rispetto e della civile convivenza.