Il lutto per la morte di una giovane madre e ingegnere tocca nel profondo tre province
Il cordoglio per la prematura scomparsa di una giovane mamma ha toccato nel cuore ben tre province venete. A piangere in questi giorni la morte di Alessia Lovato, 44 anni, sono infatti le comunità di Montebello nel Vicentino, dove era cresciuta, di Treviso che aveva scelto insieme al compagno come fondamenta dove costruire una famiglia negli anni della maturità, e anche a Padova. Città degli studi universitari prima e sede del posto di lavoro poi, dove i colleghi piangono la stimata ingegnere elettronico di professione, dipendente di un’azienda multinazionale, arresasi suo malgrado dopo sei mesi di lotta coraggiosa ad un male incurabile. Un subdolo morbo che ha minato il futuro di Alessia dallo scorso autunno. Dall’ospedale Cà Foncello, purtroppo, domenica è giunta la tragica notizia che la battaglia per la vita si era conclusa, senza lieto fine.
Non sarà facile, per gli affetti più cari, sostenere il marito Davide, trevigiano, anche lui ingegnere, e le due figliolette della coppia, Giulia e Benedetta, rispettivamente di 9 e 4 anni. Insieme a loro condividono il lutto la famiglia vicentina di origine di Alessia, gli altri parenti più vicini e gli amici, costernati di fronte al destino occorso alla sfortunata mamma. Proprio alle due bimbe avrebbe lasciato intime e amorevoli pagine di diario, scritte nei mesi di malattia, come racconta nei dettagli oggi un servizio sul Giornale di Vicenza.
“Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo”. Queste le parole (di Sant’Agostino) scelte e dedicate ad Alessia Lovato dai parenti. Il rito funebre si terrà domani, giovedì 2 maggio, nella chiesa parrocchiale del quartiere S. Zeno a Treviso. Appuntamento alle 15.30 per chi vorrà accompagnare il feretro all’altare, dedicare una preghiera e riservare una parola di conforto ai familiari.