Addio a Gianni De Michelis: esponente di spicco del Psi di Craxi
Addio a Gianni De Michelis, ex esponente di spicco del Psi di Craxi, di cui è stato a lungo vicesegretario e capogruppo alla Camera. E’ morto a 78 anni a Venezia. Dal 1989 al ’92 De Michelis è stato ministro degli Esteri, firmando tra l’altro i Trattati di Maastricht.
Nato nel capoluogo veneto il 26 novembre 1940, laureato in Chimica industriale, De Michelis è stato docente universitario. Da ministro degli Esteri ha firmato per l’Italia il Trattato di Maastricht.
La sua carriera politica inizia nel 1964 quando viene eletto consigliere comunale a Venezia con il successivo incarico di assessore all’Urbanistica. Cinque anni più tardi entra nella direzione socialistica, diventando poi responsabile dell’organizzazione del partito.
In più occasioni ricopre l’incarico di ministro: alle Partecipazioni statali nel secondo governo Cossiga e nell’esecutivo Forlani, riconfermato alla guida dello stesso dicastero nei governi Spadolini e nel quinto governo Fanfani.
Durante i due governi Craxi è ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, sotto De Mita è vicepresidente del Consiglio mentre nel sesto governo Andreotti è ministro degli Esteri. Proprio come titolare degli Esteri, affronta l’invasione del Kuwait da parte dell’Iraq il 2 agosto 1990.
L’Onu impone l’embargo economico al Paese invasore e nell’ambito di questa iniziativa l’Italia invia tre navi nel Golfo Persico, cui si aggiungono otto aerei da guerra Tornado e una fregata. Nell’aprile 1991 Andreotti, alla guida del suo settimo governo, riconferma De Michelis alla Farnesina. Sempre alla Farnesina, De Michelis firma per l’Italia il Trattato di Maastricht.
De Michelis si è spento nella notte dopo che nell’ultimo anno le sue condizioni si erano aggravate per una malattia neurodegenerativa.
“Con la morte di #DeMichelis se ne va una parte di storia Italiana, e di eredità socialista. Siamo stati spesso su posizioni opposte in passato, ma certamente dobbiamo ricordarlo come esempio di grande cultura politica”, il commento di Irene Pivetti su Twitter.
Il ricordo dell’ex ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, legato a De Michelis da stretta amicizia e militanza nel Psi: “Piango l’amico caro e il maestro vero che ha insegnato a me, come a molti altri, a coniugare sempre nella dimensione pubblica l’azione immediata con la visione di lungo periodo.
Fu non a caso capace di preveggenza e di intuizioni che, se ascoltate, avrebbero consentito di affrontare per tempo grandi fenomeni come le migrazioni e di cogliere grandi opportunità come i cambiamenti geopolitici”.
“Gianni è stato un grande uomo di governo ed un compagno leale di mio padre, nella buona e nella cattiva sorte, a cui non fece mai mancare la sua vicinanza negli anni dell’esilio tunisino”, scrive invece Stefania Craxi, senatore di Forza Italia, ricordando Gianni De Michelis.