Juve-Allegri, è addio: l’annuncio ufficiale del club
Si attendeva un nuovo vertice, e invece è arrivato il divorzio. La storia tra Massimiliano Allegri e la Juventus finisce dopo cinque anni, altrettanti scudetti e undici trofei in totale. Le parole definitive sul destino di Max arrivano, dopo due giorni di discussione, direttamente dal sito del club bianconero: “Massimiliano Allegri non siederà sulla panchina della Juventus nella prossima stagione 2019/2020”.
Il tecnico livornese ha detto alla squadra che non avrebbe continuato con la Juventus alla fine dell’allenamento di questa mattina alla Continassa e il comunicato ha reso tutto ufficiale. Evidentemente i pensieri della notte, dopo il meeting di ieri pomeriggio, non hanno portato ad un riavvicinamento. Un fulmine a ciel sereno, anche se la situazione era precipitata dopo l’eliminazione dalla Champions League e le rassicurazioni sul futuro del tecnico. Una situazione che sarà approfondita, ad ogni modo, nelle prossime ore e che apre scenari nuovi e improbabili fino a una settimana fa.
Allegri ovviamente resterà in panchina fino a fine stagione, festa scudetto di domenica compresa. La tre giorni di incontri ha portato, di fatto, ad una separazione consensuale, con l’allenatore che riceverà una buonuscita per l’anno di contratto restante. I motivi dell’addio verranno spiegati domani alle 14, alla vigilia del match contro l’Atalanta, da Massimiliano Allegri e il presidente Andrea Agnelli in una conferenza stampa congiunta.
Ed ora si apre il capitolo relativo al futuro della panchina bianconera. Il sogno di Agnelli si chiama Guardiola, difficilmente però il tecnico spagnolo lascerà il Manchester City. Pep lo ha ribadito anche oggi in conferenza stampa, alla vigilia della finale di FA Cup contro il Watford: “Quante volte lo devo dire? Non andrò a Torino, il prossimo anno sarò ancora l’allenatore del City”. Dall’Inghilterra potrebbe arrivare Mauricio Pochettino, che sembra alla fine del ciclo con il Tottenham. L’altra pista porta ad una vecchia conoscenza bianconera, quel Didier Deschamps che guidò la Juve in serie B nella stagione 2006-2007 lasciandola subito dopo la promozione in serie A. La pista italiana, invece, è quella legata al tecnico della Lazio Simone Inzaghi, che gode della stima del ds bianconero Paratici. E sullo sfondo resta la suggestione Conte, che pare però sia destinato ormai all’Inter.