Addio a Niki Lauda, la F1 perde la sua leggenda: aveva 70 anni
La F1 saluta la sua leggenda. E’ morto a 70 anni Andreas Nikolaus Lauda, detto Niki. L ‘ex pilota austriaco, tre volte campione del mondo, era ricoverato in una clinica privata in Svizzera per problemi ai reni. Otto mesi fa aveva subito un trapianto di polmone.
Nato a Vienna il 22 febbraio del 1949 in carriera Lauda ha vinto 25 GP conquistato 24 pole position, 54 podi e 3 titoli mondiali nel 1975 nel 1977 e nel 1984 con McLaren e Ferrari. Il 1 agosto 1976 un incidente quasi fatale. Il pilota austriaco esce di pista al secondo giro del GP di Germania e la sua Ferrari prende fuoco. Le fiamme gli sfigurano il volto e il fumo gli danneggia i polmoni. Lauda riesce però a salvarsi e soltanto 42 giorni dopo torna a gareggiare a Monza.Considerato uno dei migliori piloti della storia, era soprannominato “il computer” a causa della sua capacità di individuare tutti i difetti, anche i più piccoli, della vettura che guidava e per la meticolosità con cui metteva a punto il proprio mezzo.Intensa la sua amicizia/rivalità con il pilota James Hunt che nel 2013 è ha ispirato il film ‘Rush’ di Ron Howard. Nel film il rapporto tra i due è descritto come un conflitto che va oltre la semplice rivalità agonistica: i due litigano spesso e solo alla fine del film c’è un chiaro ed evidente riconoscimento di rispetto e amicizia. Nella realtà dei fatti, Hunt e Lauda furono quasi da subito molto amici, ancor prima di gareggiare in Formula 1. Durante i loro primi anni condivisero un piccolo appartamento a Londra e fecero amicizia. In pista c’era grande competizione, ma come spiega Lauda: “Potevi guidare a due centimetri dalle ruote della sua auto ed essere certo che non avrebbe mai fatto una cazzata. Era un grande pilota”. Rimasero in contatto e si frequentarono anche quando lasciarono entrambi la Formula 1, fino alla morte di Hunt nel 1993 per un infarto.
“Dalla mia esperienza personale posso dire che vincere è importante, ma dalle sconfitte ho sempre imparato di più per il futuro”, ha detto una volta Lauda che, dopo la carriera nel mondo automobilistico, si è dato da fare nel campo dell’imprenditoria, diventando tra i più attivi uomini d’affari europei. Al suo nome sono legate due compagnie aeree.
Secondo gli storici sportivi, Lauda può essere considerato il traghettatore fra l’automobilismo pionieristico dei primi anni, e quello moderno degli sponsor, del grande pubblico e della ricerca tecnologica di alto livello.
Commosso il ricordo di Alex Zanardi via Twitter: “Ti svegli il mattino, guardi fuori. piove. Che giorno triste. Poi leggi le notizie e scopri che è morto #NikiLauda , uno dei tuoi eroi da sempre. E allora sì, è davvero un giorno triste! Godspeed Niki”.