Incontro Mattarella-Conte: dl sicurezza bis e famiglia rinviati a dopo le europee
Tutto rinviato a dopo le europee: il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dopo un lungo colloquio avuto con il Presidente della Repubblica Mattarella, prova a sminare il terreno di scontro tra Lega e M5s e intanto posticipa a dopo il voto la convocazione del consiglio dei ministri che dovrà vagliare i decreti sicurezza e famiglia.
Un incontro “cordiale”. Così fonti del Colle hanno definito la colazione di lavoro che si è tenuta oggi al Quirinale tra il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio, in cui non è stata assunta nessuna decisione.
Del decreto sicurezza precisa Conte: “è giunta ai miei uffici una versione riveduta ieri pomeriggio. Nella nuova versione mi sembrano superate le criticità emerse”. Il decreto sulla famiglia proposto da Luigi Di Maio dovrebbe invece diventare un disegno di legge. Il provvedimento, sui quali sono emersi rilievi della Ragioneria dello Stato in materia di coperture, dovrebbe essere trasformato in un ddl per la mancanza dei requisiti di necessità e urgenza.
Conte ha poi sottolineato: “Non si può attribuire al Quirinale una censura preventiva né tanto meno un ruolo di sindacato politico, significa fargli torto in astratto ma anche in concreto, perché il Presidente non ha svolto e non intende svolgere questo ruolo”. Sui due dl lunedì scorso all’esame del Cdm “è emersa la notizia che anche il Quirinale aveva segnalato alcune criticità… e qui mi occorre l’obbligo di una precisazione: è prassi consolidata che l’interlocuzione con gli uffici del Quirinale, quando vi siano decreti legge, abbia luogo, in via del tutto informale, anche prima dell’approvazione dei testi in Consiglio dei ministri, in previsione dell’emanazione che è una funzione che spetta al Presidente della Repubblica. Però per come è stata rappresentata questa interlocuzione vi sono delle incongruenze e delle assolute improprietà”.
A stretto giro il vicepremier Luigi Di Maio ha detto di condividere le parole del presidente del Consiglio “nel sollecitare rispetto per il Capo dello Stato. Ora c’è tutto il tempo di lavorare insieme sui rimpatri, che sono una questione importante da affrontare con determinazione”.
Nel pomeriggio anche Salvini, dopo Conte, è stato ricevuto al Colle da Mattarella: “Se qualcuno”, il decreto sicurezza bis “preferisce che venga approvato la settimana prossima non mi do fuoco”. Poi sul premier: “Conte è ancora un elemento di garanzia. Certo. Ho tanti difetti ma sono leale” ha affermato il leader leghista, nel salotto di “Porta a Porta”.
Poi sull’ultimo Cdm il premier ha precisato: “Si è scritto di risse sfiorate e discussioni accese nel corso dell’ultimo Consiglio dei ministri: il clima è stato molto sereno e molto costruttivo, vi deludo. Abbiamo addirittura sospeso per confrontarci per gli staff tecnici”.