Altopiano, il giorno della Grande Rogazione
Si è ripetuta stamane sull’Altopiano di Asiago la tradizione – di oltre quattrocento anni – della Grande Rogazione: quaranta giorni dopo la Pasqua, il sabato che precede la festa dell’Ascensione, si tiene infatti questo rito di penitenza cattolico, ma anche propriziatorio per la nuova stagione. Una processione di un’intera giornata di oltre 30 chilometri, nel corso della quale si alternano preghiere e canti di ringraziamento in cimbro, la lingua originaria dell’Altopiano di Asiago.
Migliaia le persone che vi hanno partecipato. Il via è stato alle sei del mattino con partenza dal Duomo di Asiago, si procede in direzione del Lazzaretto, dove si fa la prima tappa per la celebrazione della santa messa, nella chiesetta dedicata a San Sisto. Dal Lazzaretto si riparte sempre più numerosi verso Kaberlaba, Canove, fino a Camporovere, dove si arriva alle 13 circa e ci si ferma nuovamente per riposare e pranzare; verso le 14.30 si riprende il cammino e dopo alcuni chilometri si affronta la salita del Monte Katz. Si prosegue poi per la contrada Rigoni di Sotto e da qui verso il bosco di Gallio, dove viene fatta un’ultima sosta. Qui i ragazzi ricambiano il dono delle uova colorate ricevuto dalle ragazze con corone di ramoscelli di pino fresco e verde, intrecciate con fiori raccolti nell’ultimo tratto del percorso. Al tramonto, il rientro ad Asiago, con le campane che salutano la processione. A concludere la giornata, la messa solenne in Duomo.