Venezia, scontro fra una nave da crociera e un battello: cinque feriti
Scontro questa mattina nel porto di Venezia tra una nave da crociera della Msc e un battello gran turismo. La ‘Opera’ era in attracco al molo di San Basilio quando ha tamponato sul lato di poppa il battello, anch’esso in fase di ormeggio.
Ci sono 5 persone, di cui non si conosce la personalità, contuse in modo lieve ch esono state portate in ospedale a scopo precauzionale.
Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, si è recato sul posto dell’incidente al molo di San Basilio e ha dato conto dell’incidente sul proprio profilo twitter: “Incidente al porto di #Venezia. Nave contro banchina a #sanbasilio. Siamo sul posto insieme alle Forze dell’ordine e mezzi di soccorso”.
Sempre sul social, Brugnaro ha anche informato la cittadinanza che è stata annullata la Regata e il Corteo della Sensa, previsti oggi. “In questo momento – aggiunge – dobbiamo dare precedenza ai mezzi di soccorso”.
“La nave di Msc aveva un’avaria al motore, segnalata subito dal comandante. Il motore era bloccato, ma in spinta, perchè la velocità aumentava, come confermano i tracciati Ais”.
Lo dice all’ANSA Davide Calderan, presidente della “Rimorchiatori Uniti Panfido”, la società che con due imbarcazioni stava guidando la ‘Opera’ all’arrivo in marittima, prima dell’incidente. I due rimorchiatori hanno cercato di fermare il ‘gigante’, fino a quando un cavo di traino si è rotto, tranciato dall’impatto con il battello fluviale.
“L’incidente di oggi al porto di Venezia dimostra che le grandi navi non devono più passare dalla Giudecca. Dopo tanti anni di inerzia, finalmente siamo vicini ad una soluzione definitiva per tutelare sia la laguna che il turismo”. Così su Twitter il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli.
“Mi risulta che una soluzione per evitare problemi come quello dell’incidente tra le navi a Venezia era stata elaborata già dall’anno scorso, con l’allargamento di un canale e una parte delle navi a Porto Marghera, ma tutto ciò è bloccato da mesi perché è arrivato un ‘no’ da un ministero romano, e non è un ministero della Lega”. Lo afferma da Tivoli il vicepremier Matteo Salvini.