Caos Procure, è crisi all’Anm: tre correnti sfiduciano la giunta
Traballa la giunta dell’Associazione Nazionale Magistrati. Area, Unicost e Autonomia e Indipendenza hanno infatti chiesto la “convocazione urgente” di una riunione con all’ordine del giorno il rinnovo della giunta guidata da Pasquale Grasso. La ragione è il documento con cui ieri Magistratura Indipendente, la corrente del presidente dell’Anm, ha espresso fiducia ai togati sospesi, invitandoli a tornare al Csm e a riprendere l’esercizio delle loro funzioni. Una presa di posizione in aperto conflitto con il documento approvato pochi giorni fa da tutta l’Anm, che invece sollecitava i consiglieri a dimettersi da un incarico di cui “non appaiono degni”.
La corrente di Magistratura indipendente scrive: “Il documento adottato all’unanimità dall’Assemblea nazionale tenuta ieri a Roma si pone in netta contrapposizione con il documento deliberato dal Comitato Direttivo Centrale dell’Anm ed esclude la possibilità di proseguire l’esperienza dell’attuale Giunta che vede la presenza e la presidenza di Magistratura Indipendente”.
La richiesta ai Consiglieri del Csm di M.I. autosospesi di riprendere la loro attività “crea un incidente istituzionale senza precedenti e potrebbe condurre all’adozione di riforme dell’Organo di autogoverno dal carattere ’emergenziale’ con il rischio di alterarne il delicato assetto voluto dalla Costituzione a garanzia dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura senza risolvere i problemi posti dalle gravi recenti vicende”. “Magistratura Indipendente – accusano i Componenti del Comitato Direttivo centrale di AreaDG, Unicost ed Autonomia e Indipendenza – si assume di fronte alla magistratura ed al Paese la grave responsabilità di quanto sta accadendo”.
La bufera è scoppiata dopo l’inchiesta di Perugia in cui sono coinvolti diversi magistrati, a partire dall’ex presidente dell’Anm Luca Palamara, indagato per corruzione. Un’indagine che si è poi allargata fino a mettere in luce dinamiche sospette sulle nomine di alcuni magistrati in diverse Procure. In particolare su quella del procuratore di Roma, di cui Palamara parlava in un incontro con i deputati del Pd Cosimo Ferri e Luca Lotti cui avrebbero partecipato anche alcuni consiglieri.