Cocaina in sasso dietro la saracinesca del negozietto in centro. In carcere un pusher
Vista da fuori, la saracinesca malinconicamente abbassata di un piccolo negozio ormai dismesso in pieno centro. All’interno, un vero e proprio bazar della droga di appena 40 mq ma con “rifornimenti” di cocaina in quantità, hashish e perfino metadone. A gestire il tutto un cittadino tunisino di 53 anni – Mansour Ghoul il nome – proveniente dalla provincia di Torino, titolare di un permesso di soggiorno regolare e da poco rinnovato, che nel cuore di Zanè aveva messo in piedi una fiorentissima attività di spaccio. Oltre a complessivi 53 grammi di coca, 171 di “fumo” e tre flaconi di metadone, i carabinieri di Thiene hanno sequestrato anche 8 mila euro euro in banconote, segno che la distribuzione di sostanze stupefacenti procedeva a gonfie vele.
Grazie alle segnalazioni dei commercianti e residenti di via Roma, i militari hanno messo in atto una serie di difficili appostamenti nel centro del paese portando a termine l’operazione sabato 15 giugno, nel tardo pomeriggio. Dopo un’attenta e paziente osservazione a partire dalle 13, sei militari hanno fatto irruzione in una sorta di garage divenuto un rifugio per l’extracomunitario, in un monolocale che in passato aveva ospitato un negozio di generi alimentari, frutta e verdura e infine un’erboristeria prima della definitiva chiusura.
Il blitz è avvenuto dopo che alcuni carabinieri avevano fermato un giovane uscito dal locale, trovato in possesso di due dosi di cocaina. In tutto cinque i clienti del pusher controllati, nessuno dei quali residente a Zanè nè a Thiene e limitrofi. Per 4 ore, poi, l’accurata ispezione dell’angusto alloggio in cui viveva il tunisino, pare da poche settimane.
Una volta entrati all’interno dopo aver sorpreso il 53enne, che non sospettava minimamente l’incursione delle forze dell’ordine, la task force composta dai militari della stazione, radiomobile e nucleo operativo, ha rinvenuto tra i rifiuti il “grosso” della droga. Quello che in gergo viene definito come un “sasso” di polvere bianca in blocco, del peso di 41 grammi e pronto ad essere tagliato per triplicato il valore sul mercato, e altre sostanze in panetti compatti di hashish, oltre ai flaconi di metadone. Tra i contanti e la merce illecita, si quantifica in circa 18-20 mila euro il ricavo complessivo in mano all’immigrato.
Dal momento delle segnalazioni raccolta alle 17 di sabato sono passati appena sei giorni, come racconta il sottotenente Ambrogio Maggio nell’incontro con la stampa. Un viavai sospetto di gente mai vista nel centro di Zanè, impossibile da passare inosservato in un comunità di paese. Un piccolo “supermarket della droga” – così come è stato definito dai rappresentanti dell’Arma – stava fiorendo. Ogni grammo di cocaina sul mercato della tossicodipendenza sarebbe stato rinvenuto a circa 80 euro.
Riguardo all’arrestato, si tratta di un uomo che viveva in Italia da circa 20 anni, in Piemonte, sposato e divorziato da una donna italiana. Di recente si era trasferito dalla provincia di Torino all’Altovicentino, senza motivazione apparente. Risulta disoccupato e pregiudicato, anche se i precedenti di giustizia risalivano a parecchi anni indietro. Ora si trova in cella, già dalla notte tra sabato e domenica, nella casa circondariale di S. Pio X a Vicenza.
Da chiarire la posizione del proprietario dell’immobile, ma sarebbe estraneo ai fatti.
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