Mille palloncini e pile al litio dispersi nell’ambiente alla cena di beneficenza per l’Altopiano
Con una mano, si propone un evento di beneficenza in piazza dei Signori a Vicenza “per ricostruire insieme le nostre montagne” dopo la distruzione provocata dal maltempo lo scorso ottobre, dall’altro si rischia di inquinare pesantemente l’ambiente non sono con la plastica di un migliaio di palloncini colorati, liberati nel cielo notturno, ma addirittura con altrettante pericolose minibatterie contenute in ciascuno di essi per illuminarli dall’interno con una luce a led. Batterie in sostanza liberate nell’aria e destinate, poi, ad inquinare irrimediabilmente il terreno.
La denuncia viene da una nostra lettrice thienese che preferisce rimanere anonima, che ieri sera ha partecipato alla cena di gala ed è rimasta a dir poco scandalizzata, tanto da inviarci la segnalazione, corredata di video e foto di quanto trovato all’interno del palloncino che si è portata a casa.
“Già quando ci hanno consegnato sei palloncini per tavolo, da liberare in cielo mentre veniva suonato l’Inno di Mameli, sono rimasta contrariata, visto che dappertutto si legge l’alto potenziale inquinante che plastica e palloncini hanno sull’ambiente e sugli animali. I palloncini erano luminosi: io, non volendo librare il mio nell’aria, me lo sono portata a casa. Ma stamattina, quando per curiosità l’ho tagliato per vedere come avevano fatto ad illuminarli da dentro, non potevo credere ai miei occhi: all’interno c’era una batteria a bottone CR2032 al litio, alla quale con un po’ di nastro adesivo era attaccata una piccola luce a led”.
Un fatto che rischia di trasformare un evento di gala e meritorio in una incredibile operazione di “greenwashing”, che “lava” le coscienze ma inquina l’ambiente e che non è detto non finisca, magari, sotto la lente di ingrandimento della magistratura.
I fondi raccolti durante la serata, alla quale hanno partecipato ben 1600 ospiti, in una location “spettacolare” e con tanto di concerto con artisti di fama internazionale, saranno devoluti ai Comuni montani colpiti dalla devastazione di fine ottobre: così recita un comunicato del Comune di Vicenza, che ha concesso il patrocinio (insieme alla Regione Veneto) all’evento organizzato dal sindacato FSP Polizia di Stato (ex Ugl). L’evento era stato presentato nei giorni scorsi dal segretario provinciale di FSP alla presenza del sindaco Francesco Rucco e dell’assessore alle attività produttive Silvio Giovine, che avevano sottolineato come la serata rappresentasse, “oltre che un bell’esempio di solidarietà, anche un’occasione straordinaria per la valorizzazione del centro storico di Vicenza”.
L’iniziativa ha visto l’allestimento di 150 tavoli, praticamente tutti riservati da decine di aziende che hanno così voluto omaggiare i propri ospiti ai quali è stato chiesto di partecipare liberamente alla raccolta fondi per la ricostruzione dei boschi devastati dal maltempo: “quanto raccolto sarà equamente versato sul conto dedicato dalla Regione Veneto all’evento calamitoso e ai Comuni dell’Altopiano di Asiago”. A partire dalle 22, inoltre, non solo i 1600 invitati alla cena di gala, ma anche i vicentini – che hanno sostato ai lati della piazza transennata – hanno potuto assistere allo spettacolo proposto da un grande palco a ridosso della Basilica Palladiana.
L’evento non è andato al risparmio: presentati dall’attrice Giorgia Surina, sul palco son saliti i 40 elementi dell’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana, diretta dal maestro Diego Basso. Tra gli artisti che si sono alternati sul palco fino a mezzanotte, anche Soul System e Lorenzo Fragola, già vincitori di X Factor, Sarah Jane Morris, il chitarrista di Annie Lennox e Tim Casfield, Sananda Maitreya, meglio conosciuto come Terence Trent D’Arby. Fra gli altri ospiti, Karima, Ala, il tenore Francesco Grollo e Sergio Cammariere. La serata è stata ripresa da One Tv del gruppo Professional Show di Padova, mentre la regia è stata affidata a Rinaldo Gaspari (lo stesso di trasmissioni come Zelig, Striscia la Notizia, Paperissima, Buona la Prima e Carta Bianca).