Una giovane trentina si fa male sul Pasubio. Soccorsa a quota 2.200 metri
Soccorso alpino impegnato in missione serale ieri sul massiccio del Pasubio. Una giovane trentina di 28 anni ha messo un piede in fallo nel corso della discesa lungo un sentiero a 20 minuti di cammino dal Rifugio Papa. La ragazza – E.D.M. le sue iniziali, di Borgo Valsugana – era accompagna da un amico di ritorno dal Cogolo Alto, a quota 2.200 metri. Un profondo taglio ad un ginocchio, procurato in seguito a una caduta, le impediva di rientrare autonomamente a valle insieme al compagno di escursione. Una squadra di cinque soccorritori partita da Schio alle 20 ha lasciato il fuoristrada al rifugio, per poi salire a piedi e raggiungere l’infortunata.
Una volta medicata sul posto, la donna trentina è stata trasportata sulla barella fino alla jeep del Cnas lasciata precedentemente dal team di soccorso, per poi dirigersi verso a Rifugio Balasso, dove nel frattempo stava attendendo un’ambulanza del Suem. L’intervento si è concluso prima della mezzanotte con il ricovero in pronto soccorso, dove si è conclusa la sfortunata domenica dell’escursionista.
A contribuire alla spedizione di recupero della donna in difficoltà anche il gestore di Rifugio Papa, che ha guidato la squadra di salvataggio, esperto membro del soccorso alpino.