Due pregiudicati rubano cavi elettrici all’ex Comer. Vigilanza e carabinieri li inchiodano
Il furto all’azienda Comerteck di S. Vito di Leguzzano dello scorso 19 aprile potrebbe avere nomi e volti della coppia di responsabili. In quell’occasione “sparirono” dalla storica ex Comer – dal 2012 con nuova proprietà e denominazione – centinaia di chilogrammi di cavi elettrici di un certo pregio sul mercato. Per poi ricomparire in verità dopo pochi minuti all’interno di un furgone, di proprietà di un 40enne scledense (M.L. le sue iniziali), che avrebbe agito con il favore dell’oscurità con l’aiuto di un compagno di malaffare: un coetaneo nato a Sandrigo (B.H.). Grazie all’intervento della vigilanza notturna l’azione criminale fu interrotta, consentendo ai carabinieri di Schio di recuperare e immediatamente riconsegnare la refurtiva ai soci dell’azienda.
I due classe ’79, entrambi pluripregiudicati e volti più che noti alle forze dell’ordine dell’Altovicentino, sono stati ora incriminato del reato di furto aggravato in concorso. Gli indizi a loro carico sono pesanti, come confermano i militari guidati dal Comandante Jacopo Mattone. Se durante il blitz dello scorso aprile i due erano riusciti a fuggire, con ogni probabilità a piedi tra capannoni e campi agricoli di S. Vito di Leguzzano, i filmati di videosorveglianza sono riusciti invece a condurre le indagini verso i due sospettati.
Alla guida del furgone, risultato intestato a M.L., ci sarebbe stato il legittimo proprietario come dimostrano le immagini visionate dai militari dell’Arma. Al suo fianco un complice, riconosciuto sembrerebbe senza dubbio alcuno in B.H., volto che i carabinieri hanno incontrato in più occasioni nel passato recente. Il mezzo utilizzato per il colpo mancato, insomma, non era stato affatto sottratto, smontando la versione poco credibile del principale sospettato. I due ad oggi solo presunti artefici del furto, a conti fatti, rimangono in stato di libertà in attesa del processo.