Fonti Ue: su procedura Italia possibili soluzioni
Filtra un cauto ottimismo. Nonostante la trattativa per evitare la procedura di infrazione, pronta ad abbattersi sull’Italia a causa dell’alto debito sia in salita, si apre un piccolo spiraglio nel negoziato. L’ultima parola la metteranno il premier Giuseppe Conte e il presidente della Commissione Jean Claude Juncker a margine dell’imminente vertice di Osaka. Eppure l’aria che si respira è di ottimismo e il Belpaese potrebbe evitare d’incappare nelle sanzioni previste da una possibile procedura.
Nessuno vuole arrivare al muro contro muro o al punto di scontro, un simile scenario non serve a Roma né a Bruxelles. “L’Unione Europea ha bisogno di un’Italia al centro e non in periferia” ha sottolineato l’ex Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso nel riconoscere che “l’Italia è grande paese, una delle più grandi economie del mondo, fondatore dell’Ue, siamo tutti eredi e tributari della cultura italiana”. La Commissione è dunque orientata ad un dialogo, un compromesso, per trovare delle soluzioni.
Lo stesso Commissario agli affari economici dell’Ue, Pierre Moscovici, pur ribadendo che la Commissione non farà sconti, al contempo, non ha mai chiuso la porta. “Non sono mai stato a favore delle sanzioni, perché sono punizioni, ma sostengo il rispetto delle regole” ha sempre ribadito. La tabella di marcia è segnata: la Commissione si riunirà il 2 luglio, a Strasburgo, per discutere del “caso Italia” ed in quell’occasione deciderà se lanciare la procedura.Il Ministro dell’Economia, Giovanni Tria, intanto spegne lo scontro e si dichiara “ottimista su una buona soluzione”.