L’Ue rimanda l’Italia: procedura d’infrazione congelata fino ad ottobre
Sui conti pubblici l’Unione europea è pronta a “congelare” procedura infrazione fino ad ottobre. Quando cioè l’Ecofin tornerà a riunirsi, il 10 del mese. Da qui ad allora, il Governo avrà tempo per inserire tutta una serie di garanzie chieste dalla Commissione nella prossima legge di Bilancio per il 2020. Se Roma “non farà i compiti” scatteranno le sanzioni. L’Italia intende rispettare le regole europee finché saranno in vigore, ma anche “contribuire a cambiarle” ed è pronta a fare la sua parte”. Così il premier, Giuseppe Conte, dal vertice di Osaka in Giappone.
E il presidente del consiglio italiano partecipa all’incontro pre-summit tra i leader europei, dove oggi e domani si tiene il G20: un’ occasione per affrontare, in bilaterale, proprio il tema della procedura d’infrazione contro l’Italia. Al vertice in Giappone presente anche il ministro delle finanze, Giovanni Tria. Prosegue serrata, dunque, la trattativa tra Roma e Bruxelles per scongiurare la maxi multa nei confronti del nostro paese, finito nel mirino della Commissione, per disavanzo eccessivo causato dalla violazione della regola del debito.
La strada resta ancora in salita e piena di ostacoli, ma a differenza di qualche giorno fa, adesso filtra maggiore ottimismo. Nessuno vuole arrivare al muro contro muro o al punto di scontro senza ritorno: un simile scenario non serve a nessuno. Parola d’ordine: dialogo. ”Siamo fiduciosi, con Moscovici ci parliamo continuamente e la trattativa con l’Europa non è più difficile che in passato” ha spiegato il titolare del Mef, Giovanni Tria.