Esplorare il Vicentino – Anello Laghi/Monte Maggio/Monte Majo
Laghi è il paese più piccolo del Veneto ed è situato in una piccola valle laterale della Val Posina, circondato da un anfiteatro di monti tra i quali il più elevato è il Monte Maggio.
Per chi pratica la corsa in montagna è ormai famosa la Skylakes, la gara che si è tenuta domenica scorsa con partenza e arrivo a Laghi, la quale sale per la Val Scarabozza per poi percorrere tutta la cresta che sale al Monte Maggio e prosegue fino al Monte Majo.
L’anello è un valevole itinerario delle Prealpi vicentine, soprattutto per il sentiero di cresta che regala magnifici panorami sulla valle sottostante; si tratta di un percorso di circa 21km con più di 1500m di dislivello, quindi di una bella camminata. Di sicuro per i più allenati è la via più interessante per raggiungere il Monte Maggio, che di solito è sempre descritta da Passo Coe (quest’ultima è una semplice passeggiata di un’ora).
Si parte direttamente dagli ameni laghetti di Laghi seguendo il sentiero 525 per la Val Scarabozza, già ben visibile dal paese. La salita si fa ben presto erta ma l’ambiente ripaga lo sforzo perché si è circondati da alte guglie e pareti rocciose che affascinano chi sale. Spesso qui si trovano i camosci, ben adattati alla vita rupicola. Nella parte alta della valle lungo il sentiero si notano già le prime opere di guerra: anche questo itinerario infatti percorre sentieri e luoghi che cent’anni fa vedevano fronteggiarsi l’esercito italiano e quello austro-ungarico.
Superata la Val Scarabozza si perviene alla valletta di Campoluzzo caratterizzata da pascoli e alcune malghe come Malga Campo Azzaron e le maghe di Campoluzzo. Il monte di destra è il Toraro, mentre la via da seguire è la carrareccia in falsopiano fino a Malga Campoluzzo di Mezzo.
Da qui si prende il sentiero 521 diretto verso la cresta per il Monte Maggio. Ben presto si incontra il sentiero che sale dalla Val Gusella che si lascia alla propria sinistra per proseguire lungo il costone. Sul sentiero si incontra prima la Bocchetta del Tin e poi il Termine 20 dove è presente un cippo del vecchio confine tra Regno d’Italia e Impero Austro-Ungarico, che qui seguiva proprio il crinale che si percorre.
Il panorama su Laghi ora accompagna il cammino e in non molto tempo si raggiunge la croce del Monte Maggio a 1853m. Qui si ha una vista a 360 gradi che nelle giornate limpide consente di ammirare le cime della Presanella, dell’Adamello e delle Dolomiti di Brenta. Si continua sul piacevole sentiero nei pressi della cresta, ora in leggera discesa, passando prima per il monte denominato Costone dei Laghi, quindi per la Borcoletta dalla quale scende un sentiero al Passo della Borcola. Lungo quest’ultimo sentiero si trova ancora un vecchio autocarro arrugginito usato una volta nell’attività della cava posta lì vicino.
Ci si abbassa lentamente di quota, un po’ attraverso boschi di faggio, un po’ costeggiando vecchie opere di guerra come alcune postazioni e gallerie. Nei pressi del Monte Majo si individuano ancora resti di trincee da cui si può osservare il vicino Pasubio con l’evidente solco della Val Sorapache e a sinistra il verde pianoro di Malga Campiglia.
Anche sul Monte Majo, ultima cima prima di scendere a valle, ci furono degli scontri tra italiani e austroungarici e questi ultimi riuscirono ad occuparlo dal 1916 fino alla fine della guerra. Ancora oggi si individuano due cime, una denominata Majeto e l’altra Castele; su questa si trova una croce in un punto molto panoramico.
Dalla cima del Monte Majo si scende per il sentiero 511 fino alla Contrada Xausa, dopodichè si attraversano gli ultimi boschi per concludere l’anello a Laghi. Con un’andatura tranquilla ci si impiega un po’ più di mezza giornata per concludere il giro. È bene portarsi una buona scorta idrica perché lungo l’itinerario non è presente acqua.