Ciclismo, Bruxelles: vittoria a sorpresa nella prima tappa del Tour de France davanti a Merckx e a Re Filippo
Emozionante arrivo in volata per la 1° tappa del Tour de France: sul traguardo di Bruxelles, Mike Teunissen batte Sagan per pochi millimetri. Giacomo Nizzolo è quarto. L’olandese supera lo slovacco nel finale e si impone al fotofinish, conquistando così la prima maglia gialla. Terzo Ewan davanti al brianzolo. Per quanto riguarda gli altri italiani nella top ten: Trentin settimo, Viviani nono. Dunque, nella Grande Partenza del 106° Tour de France dedicata a Eddy Merckx, con re Filippo del Belgio che ha dato il via davanti a una folla immensa, è arrivato un successo a sorpresa. Mike Teunissen, olandese di 26 anni, esce dalla scia di Peter Sagan e sull’arrivo al 3% davanti al Castello Reale con un colpo di reni brucia lo slovacco.
La gioia del vincitore. Al termine Teunissen ha dichiarato: “Stavano morendo tutti sulla linea. E’ incredibile, io dovevo aiutare Groenewegen, è un giorno strano, avevamo l’obiettivo con Dylan, lui è caduto e ora ci sono io. Non l’avrei mai immaginato”. Un onore per lui ricevere la maglia gialla da un mito come Merckx. L’Olanda in tal modo chiude un digiuno lungo 30 anni: l’ultimo in giallo al Tour era stato Breukink nel prologo di Lussemburgo del 1989. Teunissen corre nella Jumbo Visma, la formazione dello sloveno Roglic. Pertanto, per questo team, prima maglia rosa al Giro in cima al Santuario di San Luca a Bologna proprio con Roglic, e prima maglia gialla al Tour con Teunissen. Olandese del Limburgo, nato il 25 agosto 1992, Teunissen da dilettante ha vinto la Roubaix e la Parigi-Tours. Veloce in volata e vincente anche nelle cronometro brevi, è il prototipo del corridore moderno, anche ciclocrossista: stile Lars Boom, per esempio.
Una tappa caratterizzata dalle cadute. Prima Fuglsang, a terra con Caruso, tutto sanguinante sul lato destro del corpo e sotto l’occhio destro, e poi ai 1500 metri, quando in un contatto intorno alla ventesima posizione vanno giù Groenewegen e Thomas, con Nibali (molto attento) che evita il capitombolo. Tempo neutralizzato perché la caduta è entro i tre chilometri finali. Domenica seconda tappa, ancora nella capitale belga, con una cronosquadre di 27,3 km. Non ci saranno abbuoni. Tracciato non facile, abbastanza tortuoso. Partenza dal Castello Reale e arrivo davanti all’Atomium, la struttura ad atomi costruita per l’Esposizione Universale di Parigi 1958. La Grande Boucle è cominciata.