Viminale: più navi per controllare il flusso migratorio e nuovi accordi con Libia e Tunisia
La ripresa dei flussi migratori e il ritorno delle navi delle Ong in zona Sar libica preoccupano il ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha riunito il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha adottato nuove misure d’intesa con i vertici delle Forze dell’ordine, Marina militare e Guardia costiera compresa.
Tra le novità c’è anche l’incremento dei controlli per ridurre le partenze dei migranti, con l’utilizzo di radar, mezzi aerei e navali, e della presenza delle navi della Marina e della guardia di finanza per difendere i porti. Previsti inoltre contatti con la Tunisia per migliorare e aumentare i rimpatri e per ridurre le partenze e l’invio di dieci motovedette italiane da consegnare alla guardia costiera libica entro l’estate.
Contemporaneamente alle misure in arrivo dal Viminale, il M5s ha presentato un emendamento al decreto sicurezza bis che prevede di anticipare la confisca della nave al primo ingresso in acque italiane e non più in caso di reiterazione commessa con l’utilizzo della nave stessa. In caso di sequestro giudiziale l’emendamento prevede inoltre che “i natanti possano essere impiegati dagli organi di polizia, capitanerie di porto, per attività di polizia ovvero finalità di giustizia, di protezione civile o tutela ambientale”.
Ma la questione migranti non lascia indifferente il premier Giuseppe Conte che mercoledì 19 ha convocato un vertice sul tema. “Da alcune settimane stiamo assistendo a un progressivo incremento del numero di imbarcazioni che trasportano migranti, che si approssimano alle nostre coste e sollecitano un attracco ai nostri porti. Diventa pertanto urgente coordinare le iniziative le iniziative dei ministri competenti anche al fine di evitare che possano ingenerarsi sovrapposizioni o malintesi”, si legge nella lettera inviata da Conte ai ministri
Nella notte intanto, sono stati fatti sbarcare a Pozzallo 40 migranti, tra i quali dieci donne, arrivati a bordo di un pattugliatore della Guardia di Finanza, mentre sei o sette che avevano problemi fisici sono stati portati a Lampedusa.