Cuginetti travolti da un Suv a Vittoria, morto anche Simone
Anche il piccolo Simone D’Antonio è morto. Aveva 12 anni e insieme al cugino 11enne Alessio era stato falciato giovedì sera davanti casa a Vittoria (Ragusa) dal Suv guidato da Rosario Greco, al volante sotto effetto di alcol e cocaina. Lo rende il Policlinico di Messina messinese dove il 12enne che versava in gravi condizioni e a cui erano state amputate le gambe.
I genitori sotto shock si sono alternati in questi giorni al capezzale del ragazzo: “Ci hanno distrutto una famiglia”, questo il commento di mamma Valentina, mentre parlava con i parenti accorsi da Vittoria fino a Messina per assistere i D’Antonio: “Basta tutto il dolore che già stiamo patendo, non vogliamo parlare”, aveva detto una zia del ragazzo. Giorni di lunghe attese appesa alla speranza che il ragazzo potesse superare il momento critico. Speranza ormai finita.
“Al suo arrivo avevamo già giudicato le sue condizioni gravissime. Abbiamo tentato in tutti i modi di salvarlo, ma ogni terapia non è bastata a farlo rimanere in vita. Siamo rammaricati”, afferma Eloise Gitto, direttrice del reparto.
Nel giorno della tragica notizia della morte di Simone, una città intera in lacrime ha reso omaggio al cuginetto Alessio. La chiesa di San Giovanni era stracolma di gente, più di 3mila persone almeno, famiglie intere che hanno voluto testimoniare vicinanza e affetto alla famiglia del piccolo ma anche la risposta civile di una città alle scorribande di criminali che hanno spento la vita di un ragazzino di 11 anni.
A celebrare la messa il vescovo di Ragusa, Carmelo Cuttitta, che ha ricordato l’insegnamento che la morte di Alessio potrà dare. “Oggi Alessio è con noi – ha detto il Vescovo- e lo sarà sempre. Il suo sacrificio non resti vano”.