Scuola, mancano più di 1.300 docenti negli istituti del vicentino
A poco più di un mese dall’avvio del nuovo anno scolastico c’è la più assoluta incertezza su quanti saranno i posti di ruolo assegnati alle scuole del vicentino. Quel che è certo è che sono 1.337 i posti vacanti tra il personale docente, con addirittura 200 insegnanti di sostegno in meno solo nelle scuole primarie. Tra il personale Ata (amministrativi e collaboratori scolastici) mancano 361 figure, mentre sono 56 i posti vacanti per i dirigenti scolastici.
«Pare che nonostante i governi che cambiano quello che non cambia sia la disattenzione e la mancanza di investimenti nell’istruzione e nella formazione di questo Paese», spiega il segretario provinciale della Cgil-Flc Carmelo Cassalia. «A livello nazionale ci troviamo così con 5.000 posti in meno rispetto a quanto preventivato». Saranno infatti 53.627 le immissioni di ruolo per il prossimo anno, un numero inferiore alle attese dovuto, secondo il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, al calo demografico.
«Il numero di posti ipoteticamente messi in ruolo non saranno sufficienti a colmare i vuoti. Si rischia che manchino all’incirca 10 docenti per ogni scuola del vicentino», prosegue Cassalia. «Tutto questo si ripercuoterà sull’avvio dell’anno scolastico e sull’offerta formativa, un danno enorme per gli studenti, le famiglie e per l’intera società. Per questo riteniamo che investire nell’istruzione debba essere una priorità politica assoluta».
Per quanto riguarda i dirigenti si è concluso nelle ultime settimane il concorso (che ha fatto registrare una serie di ricorsi e sul quale pende un giudizio sospeso del Tar) e si attende la pubblicazione della graduatoria definitiva. Gli idonei saranno 2.900 a livello nazionale, ma solo 1.989 entreranno in ruolo nell’anno 2019/20, i rimanenti in quello successivo.
Altro tema scottante è quello dei diplomati magistrali, dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha rimesso in discussione tutto. Alcuni di loro sono stati ricevuti oggi a Venezia dall’assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan, che ha promesso di attivarsi presso i ministeri competenti. Si calcola che in Veneto siano 2.800 i partecipanti al concorso straordinario indetto dal Miur per risolvere la situazione dei diplomati magistrali ma solo 150 di questi verranno assunti a tempo indeterminato. Sono inoltre circa 2.000 i docenti tornati precari, o che lo torneranno, senza la copertura di un ammortizzatore sociale. I sindacati si attendono dal governo un decreto che congeli il parere della magistratura, ma su questo non ci sono certezze e la soluzione del problema sembra ancora lontana.
Andrea Fasulo