Salvini lancia sfida a M5s: “o avremo una squadra compatta che ha la forza di fare le cose o la forza la chiederemo agli italiani”
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Da Milano Marittima a Cervia Matteo Salvini lancia dalle spiagge tra i suoi sostenitori la “campagna d’agosto” in cerca di ulteriore consenso, e avverte i Cinquestelle: “o avremo una squadra compatta che ha la forza di fare le cose o la forza la chiederemo agli italiani perché il paese merita tutto”.
Dal palco della festa della Lega Romagna il vicepremier ha aggiunto: “Finché ho certezza che il governo può fare le cose le faccio. Ma sei i no diventano più dei sì. Petrolio, rifiuti, l’autonomia che premia il merito e punisce gli incapaci.
Dal palco della festa della Lega Romagna il vicepremier ha aggiunto: “Finché ho certezza che il governo può fare le cose le faccio. Ma sei i no diventano più dei sì. Petrolio, rifiuti, l’autonomia che premia il merito e punisce gli incapaci.
Da qui a settembre se sono tanti sì andiamo avanti, ma se ci sono i no. Vale anche per la riforma della giustizia”. Il ministro dell’Interno poi aggiunge: “o i cinque stelle ci danno una mano a migliorare il Paese o lo miglioriamo da soli”.
Il un altro passaggio del suo intervento il leader della lega ha sottolineato: “Abbiamo contro tutto il sistema del politicamente corretto.
Qualcuno del Pd ha fatto polemica perché ero in spiaggia a Milano Marittima. Preferisco essere lì che avere sulla coscienza i risparmiatori di Banca Etruria”.Salvini lancia la sua campagna d’agosto e lo fa dalla feste della Lega a Milano Marittima e prima ancora dalla consolle del Papeete Beach, noto stabilimento balneare.
Da qui in poi, riprenderà a girare la Penisola in una eterna campagna elettorale, dal Lazio alla Sicilia, dalla Calabria alla Campania, passando per Genova e per poi chiudere l’agosto come da tradizione in Trentino, a Pinzolo. Lo farà per consolidare il consenso laddove è meno radicato, mentre probabilmente continuerà a martellare sui dossier di governo, a partire da temi indigesti al M5s come Ilva e trivelle, senza mai davvero spegnere la fiammella della crisi.