Il piccolo Giulio è salito in cielo con i palloncini dei bimbi dell’asilo. Folla al funerale
La piccola bara bianca, cosparsa di rose, è apparsa sul sagrato della chiesa di Sant’Antonio di Valli del Pasubio, bagnando il volto di lacrime di chi, oggi pomeriggio, ha voluto testimoniare la sua vicinanza alla famiglia di Giulio Cortiana. Come era lecito attendersi una folla commossa – almeno 500 persone – ha assistito alla cerimonia, chi dai banchi della casa del Signore della frazione mai così minuta per contenerla, chi dall’esterno attendendo in silenzio la conclusione del rito. In quel momento, il più toccante, all’uscita del feretro un grappolo di palloncini bianchi e uno blu a forma di cuore è stato liberato verso il cielo, insieme all’anima del bimbo di soli 3 anni deceduto nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Santorso la scorsa settimana.
Così i piccoli compagni di scuola materna, insieme ai loro genitori, hanno saluto il loro amichetto Giulio, accompagnando il gesto simbolico con un testo semplice e profondo. “Mandiamo un messaggio al cielo per te – recita uno stralcio della dedica – con tante cose belle, baci e parole dolci. Proteggi la tua famiglia con l’ombra delle tue ali bianche”. Insieme ai palloncini bianchi e al cuore azzurro, anche altri di colorati, simboli di vita in una giornata di malinconico lutto.
Attorniati dai presenti, i familiari hanno raccolto gli abbracci e le parole di consolazione di centinaia di vicentini saliti nella Vallata a esprimere il loro cordoglio e insieme il loro affetto. Tanti, fra questi, i concittadini dei genitori Erica e Luca. Con i primi cittadini di Valli del Pasubio e Santorso, tra gli altri amministratori, a portare il conforto della comunità locale e della Conferenza dei Sindaci di tutto l’Altovicentino.
“Giulio lascia un grande vuoto nella vita di tutti. E’ stato un dono per i genitori e tutti noi: resterà nei cuori di chi lo ha amato, in attesa di riabbracciarlo”. Questo il fulcro dell’omelia di don Giuseppe, parroco di Valli, nel corso della cerimonia, concelebrata da quattro sacerdoti. La salma del bimbo è stata poi tumulata nel piccolo cimitero della località locale, a Sant’Antonio.