Usa, il finanziere Epstein si è suicidato in carcere
Jeffrey Epstein, il finanziere travolto da uno scandalo sessuale e accusato di abusi, sfruttamento della prostituzione femminile e traffico di minori, si è tolto la vita in carcere. Il suo corpo è stato trovato intorno alle 7.30 del mattino: secondo Nbc New York, che cita tre fonti tra le forze dell’ordine, Epstein si sarebbe impiccato in cella. Il miliardario era stato messo sotto osservazione dopo che due settimane fa era stato trovato privo di conoscenza in una cella al Metropolitan Correctional Center di Lower Manhattan con segni sul collo.
In precedenza Epstein aveva patteggiato una condanna a tredici mesi in una prigione di Palm Beach per crimini connessi alla prostituzione. Un accordo che aveva scatenato molte polemiche, perché de facto il miliardario con una serie di lauti indennizzi aveva evitato un possibile ergastolo. Il suicidio di Jeffrey Epstein potrebbe essere legato alla pubblicazione di nuovi documenti, contenuti in una denuncia presentata ieri da una presunta vittima alla corte federale di New York, in cui si facevano nomi di personaggi potenti.
Lo ha detto alla Cnn la reporter del Miami Herald, Julie K. Brown, che con la sua inchiesta ha fatto riaprire il caso degli abusi sessuali all’inizio degli anni Duemila. “I documenti che sono stati presentati ieri – ha spiegato – erano pesanti, includevano nomi di alcune persone molto potenti e, insomma, c’era la sensazione che Epstein non sarebbe tornato libero molto presto. Era come se i muri gli stessero crollando addosso. Questo non era sopportabile per uno come lui”.
Le centinaia di pagine dell’inchiesta sono basate sulle testimonianze anche di alcune delle vittime, soprattutto quella di Virginia Robert Giuffre, che ha accusato il finanziere di averla ridotta ad una “schiava sessuale” quando aveva solo 14 anni. Inoltre Virginia Robert Giuffre ha raccontato di essere stata costretta nel 2001, quando era minorenne, ad avere rapporti sessuali anche con altri personaggi che gravitavano nella cerchia di amicizie del ricco finanziere, tra cui il principe Andrea duca di York. Un’accusa quella al figlio della regina Elisabetta che Buckingham Palace rispedisce al mittente bollandola come “falsa” e sottolineando come il duca di York sia estraneo a qualsiasi procedimento in corso negli Usa. Il ministro Usa della Giustizia, William Barr, si è detto “sconvolto” dal suicidio di Jeffrey Epstein in carcere e ha annunciato di avere ordinato al suo dipartimento di indagare sulle circostanze della morte. Anche l’Fbi sta indagando sulla morte del finanziere americano. “La morte di Epstein solleva domande gravi alle quali si deve dare una risposta”, ha dichiarato Barr.