Campionato al via: anticipi nel segno di Juventus e Napoli. Chiellini match-winner a Parma. Firenze: gol e polemiche arbitrali
Inizio di campionato col botto. La prima rete della nuova stagione è di un difensore: Chiellini firma l’1-0 con cui la Juventus vince a Parma. Girandola di gol e polemiche invece nell’anticipo serale di questa prima giornata: Napoli corsaro a Firenze in stile “Italia-Germania” ma con l’aiutino. Disastroso l’arbitro Massa che penalizza la Fiorentina assegnando un rigore inesistente ai partenopei e negando ai viola il penalty del potenziale 4-4 per un fallo su Ribery entrato a pochi minuti dal termine.
A fine partita l’allenatore della Fiorentina Vincenzo Montella è furioso e dichiara: “Non riesco a capire, sono in 5 e non usano la Var. Rigore inventato: Mertens andava ammonito per simulazione. Non posso accettare certi errori se c’è la tecnologia che potrebbe dare una mano all’arbitro!”. Come dargli torto? Al di là di tutto, Montella e Ancelotti dovranno registrare le rispettive difese, stasera ballerine. Esordio negativo nel Napoli per la tanto decantata “K2”, la coppia di centrali Kostas Manolas-Koulibaly.
Spettacolo a Firenze: Fiorentina-Napoli 3-4. Al Franchi erano anni che non si viveva un entusiasmo così. L’addio dei Della Valle e l’arrivo dell’italo-americano Commisso hanno riportato il sorriso in una tifoseria che l’anno scorso ha addirittura vissuto l’incubo della retrocessione in B. La conferma di Chiesa e gli arrivi degli esperti Boateng e Ribery hanno fatto il resto.
Polverizzato il record degli abbonamenti: sono quasi 25.000. Prima del match, autentica standing ovation per il nuovo patron della Viola. Pronti via, mezz’ora super dei padroni di casa che passano in vantaggio su rigore trasformato da Pulgar, mandano in crisi i partenopei e sfiorano il raddoppio. Il finale di prima frazione di gioco però è di marca Napoli: Mertens pareggia con la complicità del portiere Dragowski, Insigne dal dischetto completa il ribaltone. Nella ripresa i fuochi d’artificio proseguono: pari di Milenkovic, tris azzurro firmato Callejon e nuovo pareggio con Boateng prima del definitivo poker che chiude il match. Stavolta Insigne segna su azione e fa doppietta.
Sotto accusa l’arbitraggio di Davide Massa. Il penalty assegnato ai gigliati per fallo di mano di Zielinski, dopo aver rivisto le immagini al monitor, alla luce delle nuove regole ci sta tutto. Quest’anno infatti sui falli di mano non vale più la volontarietà: se il braccio è largo è sempre rigore. Inesistente invece il rigore del momentaneo 2-1 partenopeo fischiato per un presunto fallo di Venuti su Mertens. Il fallo non c’è, anzi è Mertens a cercare il piede del calciatore della Viola e a buttarsi. Diciamo che sarebbe stato più giusto ammonire il belga per simulazione.
Insomma, siamo alle solite: vige ancora il solito odioso “protocollo” arbitrale. Ovvero, in molti casi decide sempre l’uomo non la tecnologia; nonostante le segnalazioni degli addetti al Var. Massa si è rifiutato di andare a rivedere anche questo episodio al monitor commettendo un errore grave che pesa molto sull’esito finale della partita. Così torna di moda un vecchio interrogativo: a cosa serve la Var se non viene usata? Non può valere solo per annullare una rete per un fuorigioco millimetrico scovato con il righello, per un’unghia o per un ciuffo di capelli al di là della linea dell’offside tracciata al computer. Ribadiamo un concetto: i nostri arbitri sono mediocri e la Var invece di migliorarli li ha peggiorati.
L’anticipo del pomeriggio: Parma-Juventus 0-1. Tra tanti fenomeni del reparto offensivo bianconero, è un difensore a regalare ai campioni d’Italia la prima vittoria della Serie A 2019-2020. Giorgione Chiellini è sempre una garanzia: leader, muro difensivo e ogni tanto anche goleador determinante. Cristiano Ronaldo dal canto suo è molto attivo, ma, sbaglia un gol facile facile e la Var poi gli cancella il raddoppio per fuorigioco millimetrico (l’assurdità di cui sopra).
Complessivamente, quella vista al Tardini di Parma è stata la solita Juventus: solida, pratica, non spumeggiante ma sempre vincente. Del sarrismo si è visto poco; è anche normale perché siamo a inizio stagione e la squadra deve ancora assimilare bene gli schemi dell’ex tecnico del Chelsea. Peraltro, in panchina non c’era Maurizio Sarri alle prese con la polmonite ma il suo vice Giovanni Martusciello.
Nessun nuovo acquisto in campo, l’unica novità è il cavallo di ritorno Higuain al centro dell’attacco e preferito a Dybala. In difesa De Sciglio la spunta su Danilo e a centrocampo c’è Matuidi al posto di Rabiot. Quindi, usato sicuro e classico 4-3-3 sarriano. Parma combattivo fino all’ultimo respiro e sofferenza per la Vecchia Signora con gol sfiorato dal brasiliano Hernani su punizione in pieno recupero. Altro vecchio difetto di Madama, come quando la guidava Allegri: una squadra spesso incapace di uccidere le partite. La Juve, per quanto fortissima, rimane un cantiere aperto.